Decreto d’Agosto e AdSP
ROMA – Da aggiustamento in aggiustamento, sui porti italiani arriva qualcosa di più delle poche briciole che erano state proposte nella prima stesura del Decreto Rilancio. In particolare, è salito da 6 a 26 milioni di euro il fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la quota per le Autorità Portuali sulla riduzione dei canoni concessori delle imprese che hanno avuto forti cali di fatturato. Il fondo dovrebbe consentire anche contributi alle imprese portuali fornitrici di manodopera temporanea che hanno subito pregiudizi dall’emergenza sanitaria. Tanti i commenti: chi parla di un palliativo, chi invece come il presidente dei porti di Roma di Majo si dichiara soddisfatto.
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“Con grande soddisfazione – ha commentato Francesco Maria di Majo – accolgo la notizia dell’aumento di ben 20 milioni di euro del fondo in favore delle AdSP che non hanno avanzi di amministrazione disponibili. È un aiuto concreto per il crollo del settore crocieristico, e in parte di quello dei traghetti, che ha prodotto pesanti danni economici”.
“Rimangono ora da accertare le modalità di assegnazione delle risorse del fondo a favore delle AdSP che hanno subito pregiudizi per le mancate entrate dai diritti di porto – ha detto ancora di Majo – dell’ultimo decreto agostano, che segue di qualche giorno quello del Decreto infrastrutture in cui sono stati riconosciuti circa 100 milioni di euro in favore del network portuale laziale. Questi interventi ci consentono di guardare al futuro con rinnovato ottimismo soprattutto in relazione alle posizioni lavorative al termine dell’applicazione della cassa integrazione in deroga”.
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