Le “ecoballe” colpiscono di nuovo
FIRENZE – Forse sarà perché le parole le porta via il vento, come dice il vecchio proverbio (e i pisani aggiungono: …ma le biciclette i livornesi); forse sarà anche perché nessun proverbio ha mai parlato di portar via le “ecoballe”. Fatto sta che assistiamo a un’altra farsa all’italiana, proprio sulle “ecoballe” che da cinque anni sono sui fondali tra lo scoglio di Cerboli e il golfo di Follonica. Buttate in mare da una nave che le doveva portare in Romania, ce ne sono rimaste 45 sul fondo, tutte identificate e mappate dai sub della Guardia Costiera per l’impegno di oltre un anno del commissario straordinario ammiraglio Aurelio Caligiore, nominato dal Ministero dell’Ambiente. Ma il lavoro di Caligiore è finito perché il suo mandato è scaduto una settimana fa. E le “ecoballe” continuano a starsene sui fondali, inquinando e minacciando di sfasciarsi con effetti catastrofici.
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Ne abbiamo già parlato altre volte. La novità è che adesso Greenpeace ha presentato un esposto formale alla Corte dei Conti, contro la Regione: e la Regione ha subito rimandando la palla a Roma, dichiarandosi non competente. Così, in un balletto che dura da anni, l’ambientalismo sbandierato da tutti – Regione, Governo, istituzioni varie – sta naufragando in un mare di chiacchiere. Con una ulteriore beffa: il finanziamento dell’assicurazione della nave che doveva pagare il recupero è scaduto per decorrenza dei termini. Ci rimane una speranza: che chi ha colpa di questo ennesimo pasticcio sia chiamato a pagare personalmente. Non ci illudiamo, ma sarebbe davvero un buon esempio…
A.F.
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