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Pasticcio Sardegna, porti nel caos

Luigi Merlo

ROMA – Riapertura totale? “Da subito si rischia il caos nei porti con gravissimi danni a carico di moltissimi cittadini, delle compagnie di navigazione, di tutto il settore marittimo”. A denunciarlo è Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto, la Federazione delle imprese della logistica aderente a Confcommercio.

“Questo – evidenzia Merlo – è il risultato del decreto firmato a sorpresa mercoledì scorso dai ministri Speranza e De Micheli. Com’è possibile che dopo giorni e giorni di comunicazioni che annunciavano la libera circolazione tra le regioni a partire da oggi, solo due giorni dopo l’apertura totale sia stato reso noto un decreto che impedirebbe il trasporto marittimo da e verso la Sardegna ad esclusione dei servizi di continuità territoriale? Si possono considerare servizi di continuità tutti oppure solo quelli convenzionati?” chiede il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

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“Già giovedì erano previste a Genova e Livorno migliaia di persone, provenienti da diverse regioni, che si dovevano imbarcare. Le compagnie di navigazione hanno predisposto tutto secondo i protocolli sanitari definiti, come anche le strutture portuali – spiega Merlo – Sono diverse migliaia le persone che, sicure della riapertura, hanno prenotato viaggi da qui al 12 giugno. Perché si è aspettato l’ultimo momento per emanare il decreto? Per quale ragione le navi che svolgono il servizio di continuità territoriale possono viaggiare e le altre no pur adottando i medesimi protocolli di sicurezza?”.

“In questo modo si rischia di generare una grave distorsione del mercato – avverte Merlo – Chi rimborserà i passeggeri, considerato che le compagnie non hanno alcuna responsabilità? Ci si rende conto che provvedimenti improvvisati e immotivati come questo possono provocare nei porti seri problemi di ordine pubblico? Come si devono comportare le Autorità di Sistema Portuale e i terminal traghetti?”.

“Mi auguro che si ponga immediato rimediato a questo pasticcio, che rischia di assestare al trasporto marittimo e ai porti l’ennesimo durissimo colpo, dato che ha già subito pesantissimi danni a causa del Coronavirus ed è decisamente l’unico settore totalmente ignorato nel Dl Rilancio”.

“Vi era tutto il tempo per assumere la decisione con largo anticipo, comunicarla e magari condividerla con gli operatori, eppure questo non è accaduto”, segnala Merlo.

“Sarebbe opportuno individuare i responsabili di questa grave situazione. L’unica soluzione possibile ora è consentire a tutte le compagnie di svolgere il servizio”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

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Anche Confitarma interviene sul problema con la seguente nota.

In un momento così difficile per tutto il comparto marittimo che sta registrando evidenti cali di fatturato, con il decreto n. 227 del 2 giugno 2020, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero della Salute, dispone che “Fino alla data del 12 giugno il trasporto marittimo di viaggiatori di linea da e verso la Sardegna è limitato ai servizi svolti in continuità territoriale, tutti i collegamenti da e per la Sardegna verso i porti nazionali e viceversa saranno riattivati dal 13 giugno”.

È evidente che, l’impossibilità di effettuare servizi di collegamento marittimo per le numerose compagnie di navigazione presenti sulle rotte per la Sardegna escluse dal Decreto, crea grave sconcerto e preoccupazione oltre ad evidenti disagi per i viaggiatori. In particolare, la Sardegna è una importante meta turistica e tutte le compagnie di navigazione hanno già registrato numerose prenotazioni per l’imbarco verso questa Regione e da tempo si sono attivate per essere in regola con tutti i protocolli sanitari richiesti.

“Siamo certi – afferma Mario Mattioli, presidente di Confitarma – che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti porrà con immediatezza rimedio a tale evidente errore di formulazione che comporta gravi danni per le compagnie di navigazione, già fortemente penalizzate dall’emergenza Covid-19 e che per tutto il periodo della quarantena non hanno mai fermato le loro navi, assicurando i necessari approvvigionamenti alimentari, energetici e sanitari alla Regione Sardegna e all’Italia intera”.

“Dopo la proroga di un anno della convenzione Tirrenia – conclude il presidente di Confitarma – non ci aspettavamo di essere ulteriormente penalizzati proprio nel momento della riapertura dei collegamenti dei passeggeri, da tutti auspicata come l’inizio di una possibile ripresa”.

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Pubblicato il
6 Giugno 2020
Ultima modifica
8 Giugno 2020 - ora: 16:13

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