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Federlogistica-Conftrasporto: le crociere ancora dimenticate

Luigi Merlo

ROMA – Intervenire urgentemente nel settore crocieristico. L’ha sostenuto con determinazione Confcommercio, nell’audizione sul Turismo al Senato, evidenziando la necessità del supporto del governo per la ripartenza delle crociere, consapevole del fondamentale apporto che il settore porta al turismo e al commercio di moltissime città italiane. Lo ribadisce ancora il presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo, che invoca l’apertura di un tavolo per discutere il rilancio di un settore che occupa 120 mila persone e fornisce significative commesse all’eccellenza nazionale della cantieristica navale che sarebbe, pertanto, gravemente penalizzata da una sua ritardata ripartenza.

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“Il settore è totalmente ignorato, seppure buona parte del destino della cantieristica navale italiana sia legato proprio a questo comparto – dichiara Merlo – Non ci sono sostegni dal Ministero del Turismo e neppure da quello dei Trasporti”.

“Le compagnie si stanno organizzando con significativi investimenti per garantire crociere sicure e innovative – fa presente il presidente di Federlogistica – ma hanno bisogno di risposte, a partire dalla necessità di confrontarsi al più presto per condividere il protocollo per la ripartenza. L’unico provvedimento che poteva essere utile era quello relativo all’azzeramento dei canoni demaniali del terminal crociere, ma è una misura destinata a rimanere inattuata se non sarà modificata. Infatti gli oneri vengono scaricati sui bilanci delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) che nella maggior parte dei casi non hanno le coperture necessarie”.

“Quest’anno in Italia sarebbero dovuti arrivare 13 milioni di passeggeri – ricorda Merlo – Inoltre, ci sono economie di alcune città, come Civitavecchia, che vivono di crocierismo e oggi sono in ginocchio. Come ha ricordato Confcommercio, è prioritario, pertanto: garantire un forte sostegno al settore da parte di SACE per le costruzioni navali; prevedere misure a sostegno anche del turismo crocieristico; istituire urgentemente un tavolo con i Ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico per avviare, prima possibile, la ripartenza del settore. Vi è la possibilità infatti, di far partire, con nuove formule e in assoluta sicurezza, le attività per offrire un positivo contributo al riavvio di tutta la filiera turistica ricettiva del Paese”.

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ANCONA – Anche sul porto principe del sistema dell’Adriatico Centrale si affronta l’emergenza crociere e chiede all’Autorità di Sistema Portuale misure immediate di abbattimento dei costi che consentano di recuperare rapidamente tutte le direttrici di traffico che fanno capolinea nello scalo dorico, nonché la predisposizione e attuazione di quei protocolli di sicurezza contro il Covid-19 che risultano di importanza vitale specie nel terminal passeggeri in considerazione del fatto che Albania e Croazia hanno appena ripristinato i loro collegamenti con l’Italia.

Il messaggio è stato lanciato dall’Associazione Agenti Marittimi di Ancona va diritto alla sostanza chiedendo all’Autorità di Sistema Portuale l’azzeramento dei diritti portuali attualmente in vigore relativi alle tasse sui passeggeri, a quelle sui veicoli commerciali e ai diritti di security.

“Siamo tutti consci delle difficoltà che le nostre aziende e gli armatori si troveranno ad affrontare – afferma Andrea Morandi, presidente dell’Associazione Agenti Marittimi delle Marche e dell’Abruzzo – ma siamo abituati a lottare; proprio i momenti di difficoltà forniscono quelle eccezionali motivazioni che devono anche concretizzarsi oggi nella soluzione dei problemi che si sono cronicizzati e che oggi devono essere affrontati nella logica del rilancio nonché della massima collaborazione fra operatori privati e Istituzioni”.

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Pubblicato il
16 Maggio 2020

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