“Ecoballe” in stallo: non c’è lo “strumento” …dopo cinque anni
ROMA – Due giorni fa presso la sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si è svolta una riunione – convocata dal contrammiraglio (CP) Aurelio Caligiore, nella sua qualità di commissario straordinario del governo, nominato con D.P.R. 25 giugno 2019 – allo scopo di valutare le possibili azioni da intraprendere ai fini del recupero delle balle di CSS (combustibile solido secondario) perse dalla motonave “IVY”, nelle acque del Golfo di Follonica, nel luglio del 2015.
Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, collegati in videoconferenza, per il Ministero dell’Ambiente, il consigliere Giuseppina Veccia, (vice-capo di Gabinetto) e il dottor Giuseppe Italiano (direttore generale per il mare e le coste), il dottor Ledo Gori, capo di Gabinetto del presidente della Regione Toscana, i rappresentanti di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e di ARPA Toscana, nonché il sindaco di Piombino, avvocato Francesco Ferrari.
“Non hanno partecipato all’incontro – sottolinea la nota del Ministero dell’Ambiente – i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo e Dipartimento della Protezione Civile), sebbene ritualmente invitati.
“Tutti i partecipanti – riferisce la nota – hanno convenuto sulla necessità di individuare uno strumento di intervento, rapido ed efficace, necessario per il recupero delle balle di CSS, considerato lo stato di deterioramento dei sistemi di imballaggio e il rischio concreto che si venga a determinare un disastro ambientale per lo sfaldamento e la conseguente dispersione del materiale plastico nella colonna d’acqua – peraltro in un tratto di mare prossimo al Parco nazionale dell’arcipelago toscano, interessato da numerosi impianti di itticoltura – e lungo una costa a forte vocazione turistica”.
“Si ritiene, pertanto, assolutamente necessaria – scrive ancora il Ministero – l’individuazione di uno strumento straordinario che consenta di fronteggiare l’emergenza in atto, individuando tempi e modalità compatibili con l’urgenza che il caso impone, anche alla luce dell’imminente avvio della stagione estiva.
L’indifferibilità della messa in opera di ogni azione che possa contribuire al recupero dei materiali dispersi è stata, da ultimo, espressa dall’ISPRA in una nota indirizzata al commissario straordinario e che da questi è stata immediatamente trasmessa al Dipartimento della Protezione Civile.