Barche, obbligo di “Libera pratica”
ROMA – L’ultimo decreto del governo italiano ha stabilito, tra l’altro, che tutte le navi ma anche le barche in arrivo in un porto o in un marina italiano – a meno che non escano e rientrino nello stesso marina o attracco – al loro arrivo devono chiedere la Libera Pratica: quindi devono alzare a riva una bandiera gialla e non devono attraccare sino a quando non ricevono il permesso dall’autorità, che è la locale Capitaneria o l’AdSP. Le persone a bordo, arrivate a terra dopo l’autorizzazione, sono tenute alla quarantena.
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Il porto di arrivo è tenuto da parte sua ad avvicinare l’unità che si presenta all’ingresso con una imbarcazione o natante, dotando gli operatori dello stesso dei necessari presidi medici atti a prevenire l’infezione. Sempre il porto, o il marina, prima di consentire l’attracco della barca, deve rilevare la temperatura corporea delle persone a bordo segnalando gli eventuali portatori di stati febbrili.
Esempi di quanto sta avvenendo sono stati già testimoniati in alcuni siti on-line di porti turistici.
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