Interporto di Nola: una tappa fondamentale

Nelle foto (dall’alto): Il presidente Alfredo Gaetani, l’amministratore delegato Claudio Ricci e due momenti del Gala Dinner per il ventennale dell’Interporto Campano ed il decennale ISC – Interporto Servizi Cargo.
Una tappa fondamentale quella raggiunta quest’anno dall’Interporto di Nola: vent’anni di attività operativa, iniziata nel novembre del 1999 con l’ingresso del primo treno merci nell’area interportuale a 20 km da Napoli. Una storia, però, partita da lontano, alla fine degli anni Ottanta, con la realizzazione del CIS – il centro ingrosso e di distribuzione B2B più grande d’Europa – il primo nucleo di quello che il Piano Regolatore del 1974 definiva retroporto/autoporto, oggi diventato un vero e proprio Bussiness Park. Dal CIS nasce dunque la spinta determinante: con impegno e tenacia le prime infrastrutture dell’Interporto vengono realizzate dalla società Interporto Campano S.p.A., concessionaria della Regione Campania e guidata oggi dall’Amministratore Delegato Claudio Ricci e dal Presidente Alfredo Gaetani. Negli ultimi 20 anni sono stati costruiti, in tempi rapidi e certi, immobili logistici per circa 450.000 mq, oltre al Centro servizi Vulcano Buono, progettato dal celebre architetto Renzo Piano, ed una stazione ferroviaria elettrificata ed un terminal di 200.000 mq.
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L’Interporto di Nola è, fin dalla sua costituzione, una realtà in continua espansione. Legalità e sicurezza per le aziende, infrastrutture logistiche all’avanguardia, completezza e qualità dei servizi, sono da sempre gli asset su cui punta il polo logistico-distributivo. Fondamentali punti di forza che hanno permesso di creare, a Nola, un agglomerato di aziende logistiche e produttive di altissimo profilo. Un incubatore di imprese che nella fase iniziale ha beneficiato di un ecosistema favorevole rappresentato dalle infrastrutture, e dai primi insediamenti dell’Asi (Area di Sviluppo Industriale) di Nola che ha dimostrato capacità ed affidabilità progettuali e realizzative che hanno permesso di costruire negli ultimi anni infrastrutture e immobili su oltre 3 milioni di mq.
Un ulteriore punto di forza dell’Interporto di Nola è il trasporto sostenibile. Grazie alla qualità dei suoi servizi, l’infrastruttura è in grado di offrire non solo un sistema di trasporto combinato (stoccaggio, movimentazione e manipolazione delle merci) ma anche coniugare le richieste di servizi (di alta qualità) con le nuove politiche del trasporto merci. Infatti, l’Interporto è attivo anche nel settore dei trasporti ferroviari come operatore intermodale e per questo, nel 2009, ha costituito una società dedicata, Interporto Servizi Cargo S.p.A. (ISC) (controllata al 100% da Interporto Campano S.p.A.), che ha sviluppato – e continua a sviluppare – un proprio network ferroviario nazionale privato, collegando le più importanti realtà interportuali e portuali del Paese.
Dal canto suo, la società di gestione, Interporto Campano S.p.A., ha una vision di sviluppo e integrazione dell’intero sistema logistico-intermodale che può avere ricadute positive sulla crescita di tutto il Mezzogiorno, influenzando l’assetto economico locale e le dinamiche di sviluppo del territorio.
Oggi l’Interporto di Nola può utilizzare un importante strumento di politica economica, vale a dire la ZES (Zona Economica Speciale), una significativa opportunità che può portare ad una crescita del tessuto produttivo locale, mediante l’aumento degli investimenti sul territorio (da parte di imprese multinazionali), la creazione di posti di lavoro e, in particolar modo, l’incremento dell’innovazione (grazie anche a possibili insediamenti di start up).
L’Interporto di Nola, infatti, è un tassello fondamentale della ZES Campania, poiché è integralmente ricompreso nel perimetro di questo strumento, pensato a livello governativo per favorire la crescita dei territori meridionali mediante lo sviluppo delle aree retroportuali e logistiche.
Va detto, infatti, che per le aziende che avviano nuove attività economiche o di investimenti nella ZES Campania sono previsti incentivi e facilitazioni, tra cui la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali, semplificazioni delle procedure di rilascio di autorizzazioni e riduzioni di oneri amministrativi e istruttori.
Oltre alla ZES, l’hub logistico-distributivo nolano può contare anche sul previsto ampliamento di 500.000 mq, che consentirà all’area suddetta di proporsi ai grandi player con una offerta di spazi e servizi di eccellenza.
Oggi, infatti, l’auspicio è che Ampliamento e Zes possano essere i presupposti su cui fondare la crescita dei prossimi anni.
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