Dal GNL di OLT anche un forte impegno sul territorio

Nella foto (da sx): Giovanni Giorgi, Luca Salvetti, Alessandro Fino e Marika Venturi.
LIVORNO – Soci nuovi, utilizzazione al 10% del terminale offshore, grande versatilità nei fornitori – che grazie alla libertà di scelta non condizionata a una pipeline possono essere selezionati di volta in volta in base all’offerta – un prossimo futuro sempre più legato al GNL in attesa che tra mezzo secolo si faccia avanti la chance ancora più ecologica dell’idrogeno: quella nave ex gasiera che da anni s’intravedere lontana all’orizzonte a nord di Gorgona è oggi finalmente qualcosa di più di una speranza. E come hanno detto i due amministratori delegati Giovanni Giorgi ed Alessandro Fino, introdotti nell’incontro con la stampa al museo della città da un’elegantissima Marika Venturi (relazioni istituzionali OLT) è uno strumento pronto alla “rivoluzione” della motorizzazione green sul mare ma anche a terra, che sta per diventare un obbligo per le nuove norme sui carburati senza zolfo che entrano in vigore tra pochi mesi. Le alternative a questi ultimi – ha ricordato Marika Venturi – sono gli “scrubber” (filtri navali) ma prima di tutto e specialmente il gas. Che oggi arriva al terminale livornese da almeno una dozzina di paesi produttori, con un crescendo davvero notevole degli USA, dove si è passati in pochi anni dalla dipendenza dall’estero a una produzione con forti surplus per l’export.
[hidepost]
La prossima tappa sarà quella dell’utilizzo del terminale anche come approdo per bettoline e navi medio-piccole (progetto “small scale”) per rifornirsi direttamente di GNL da trasferire alle stazioni di terra (una è in fase di autorizzazione anche nel porto di Livorno per iniziativa del gruppo Neri). Le relative autorizzazioni, con un iter allo sfinimento come impone la nostra mostruosa burocrazia, stanno arrivando: il che significa – ha detto Giovanni Giorgi – che l’operatività potrà partire dal 2021. Chissà che nel frattempo anche la stazione livornese in porto, adatta sia a rifornire le navi che i mezzi terrestri, a quel punto non possa essere pronta…
*
Ma la musica nuova non suona solo per il potenziamento della società, gli obiettivi tecnico-commerciali raggiunti e le prospettive di usare il terminale anche per rifornire direttamente le navi. Suona anche e specialmente nel rafforzare quel ruolo di supporto al sociale del territorio che già fin dall’inizio è stato svolto con le “compensazioni” (apertura dell’incile sui Navicelli, supporto al parco, impegno per la scuola vela dei portatori d’handicap dell’Assonautica nel porto mediceo, collaborazione a progetti scolastici ed altro. Con un vero e proprio “Bilancio di sostenibilità” si farà annualmente il punto sulle iniziative per l’ambiente. E parte anche quel progetto “L’energia del mare” che con cinque aree d’intervento per il territorio riverserà tra Livorno e Pisa un fiume d’impegni con relativi titoli: “green&blue” (ambiente) “open lab talent (innovazione, ricerca, formazione) “gioco di squadra” (sport, cultura, sociale) “curiamo il futuro” (infanzia e salute) “codice bianco” (sicurezza e salute dei lavoratori). Mecenatismo sembrava un termine dimenticato. Ma a quanto pare, torna in auge alla grande.
A.F.
La nuova OLT
LIVORNO – Nel corso del 2019 la società OLT Offshore LNG Toscana ha vissuto importanti cambiamenti nell’asset societario. Nel maggio di quest’anno Giovanni Giorgi, già operation manager della società, è diventato amministratore delegato: al suo fianco l’altro amministratore delegato Alessandro Fino.
First State Investments, entrata nel bord, è parte della Mitsubishi UFJ Trust and Banking Corporation, una consociata interamente controllata da Mitsubishi UFJ Financial Group, Inc. Il Fondo gestisce investimenti a livello globale, in particolar modo è specializzato in aziende di servizi pubblici in tutta Europa e il suo attuale portafoglio comprende utility in Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Portogallo, Svezia e Regno Unito. Inoltre al gruppo Iren subentrerà Snam. La cessione delle quote è al vaglio degli organi di controllo preposti a livello nazionale ed europeo.
L’andamento commerciale: OLT è oggi un’importante realtà del mercato energetico del Mediterraneo e offre un contributo essenziale al Paese in termini di sicurezza e di diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
A partire dal quarto trimestre del 2018, OLT sta ricevendo in media una nave a settimana, che corrisponde alla piena operatività del Terminale. Nell’anno termico 2019/2020 sono stati allocati tutti gli slot disponibili. Un importante traguardo che consolida i risultati operativi già raggiunti nel precedente Anno Termico. Questi dati confermano l’efficacia del nuovo meccanismo di allocazione di capacità di rigassificazione tramite aste introdotto nel 2018, che rende il settore più flessibile e capace di intercettare le richieste del mercato.
I carichi, ad oggi ricevuti da OLT, provengono da tutto il mondo: Algeria, Camerun, Egitto, Guinea Equatoriale, Nigeria, Norvegia, Perù, Qatar, Trinidad & Tobago e come già citato dagli Stati Uniti, oltre che da altri Terminali europei (olandesi e spagnoli), garantendo una copertura geografica che si estende dall’Europa alle Americhe, fino all’Africa e al Medio Oriente.
Il progetto di Small Scale LNG: Il 2019 è stato segnato anche da un’accelerazione verso la realizzazione del progetto di Small Scale LNG. Nel marzo scorso, la Società ha avviato il processo di autorizzazione per offrire tale servizio. L’obiettivo è di consentire ai vettori di piccole dimensioni di caricare GNL direttamente dal Terminale OLT.
OLT potrebbe mettere a disposizione degli operatori 41 slot per un totale di circa 310.000 mcliq all’anno.
Dalla fine del processo autorizzativo, saranno necessari circa 12 mesi per apportare gli adeguamenti tecnico – impiantistici, necessari a iniziare le attività commerciali.
Progetto L’energia del mare: Da alcuni anni OLT redige il Rapporto Sicurezza, Ambiente e Territorio, attraverso il quale la Società rendiconta le proprie performance. Nel 2021 questo Rapporto si evolverà in un Bilancio di Sostenibilità. Il Rapporto, oggi, e il Bilancio, domani, rappresentano la volontà della Società di fornire una fotografia trasparente e in continuità di come lavora l’azienda.
Il Bilancio di sostenibilità, in particolare, rappresenta uno strumento che vincolerà OLT a rendicontare in modo ancor più sistemico sia le prestazioni su sicurezza e ambiente, sia i rapporti socioeconomici con il Territorio.
Proprio nell’ottica di rafforzare, strutturare e organizzare le relazioni con la comunità locale, per dare origine a progetti sociali che siano di interesse per il territorio livornese e pisano e, al contempo, possano essere coerenti con la missione aziendale, OLT ha creato un progetto ad hoc: l’Energia del Mare – fare con e per il Territorio.
Che cosa significa l’Energia del Mare? L’energia, nell’accezione figurata, rappresenta la volontà della società di creare una relazione forte e duratura con il Territorio, basata sulla necessità dell’incontro e del confronto, per realizzare quei percorsi che possono apportare un contributo socio-economico alla comunità che ospita il Terminale.
Quindi “fare con e per il Territorio”, ascoltando anzitutto, per poi tradurre gli spunti e le necessità in progetti.
Questo progetto si articola in 5 aree di intervento che afferiscono a 5 aree di interesse di OLT e del Territorio: Green & Blue – (Ambiente); Open Lab Talent – (Innovazione, ricerca e formazione); Gioco di squadra – (Sport, cultura e sociale); Curiamo il futuro – (Infanzia e salute); Codice Bianco – (Sicurezza/salute dei lavoratori).
In ogni area tematica confluiranno una serie di iniziative.
[/hidepost]