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Federmanager per formare dirigenti a “competenza mare”

Fabrizio Ceccarini

LIVORNO – All’insegna di Magister/Adaci si è tenuto sabato all’Hotel Palazzo un affollato convegno sulle prospettive per la ricerca e la professione. Adaci, Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, ha messo insieme una serie di rapporti tra i quali quello di Federmanager sulla “competenza del mare per promuovere nuovi dirigenti”: un report che ha visto gli interventi di Roberto Consigli, Gabriele Gargiulo, Fabrizio Ceccarini, Claudio Capuano, e un significativo intervento dell’assessore al porto del Comune di Livorno Barbara Bonciani.

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Una giornata piena quella di sabato scorso al Palazzo, con manager di aziende e mondo accademico a confronto con l’intento di stimolare lo sviluppo delle idee e ampliare gli orizzonti professionali anche attraverso un format che prevede l’organizzazione di tavole rotonde che permettano un confronto tra pensiero aziendale e culturale. Alla base dell’iniziativa, la presentazione da parte di Federmanager di un master universitario di secondo livello per il prossimo settembre nella sede del polo logistico di villa Letizia a Livorno, con la collaborazione dell’Università di Pisa (ingegneria) dell’Accademia Navale e con stage presso imprese nazionali e internazionali. Al master (20 partecipanti al massimo) potranno iscriversi i titolari di laurea magistrale in discipline tecniche (ingegneria ma anche legge ed economia). Nella tabella i moduli del master.

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Tra gli interventi, da sottolineare quello di Barbara Bonciani, assessore del Comune di Livorno per il porto e l’università, nell’ambito del progetto di formazione “Il manager del porto”. Alla tavola rotonda del suo intervento erano anche presenti per la Regione Toscana l’assessore Cristina Grieco, l’Autorità di Sistema Portuale (Gabriele Gargiulo, Claudio Capuano)) e per Federmanager Fabrizio Ceccarini.

“Come è noto nei porti di quarta generazione” ha ricordato Barbara Bonciani, “gli elementi di competitività e sostenibilità non dipendono soltanto da caratteristiche di tipo operativo, ma anche da fattori di tipo sociale e ambientale ritenuti capaci di influire sull’immagine dei porti e sulla loro ‘licenza ad operare’. I porti non sono una realtà isolata dalle città, ma anzi ne costituiscono parte integrante. Per questo diviene essenziale bilanciare la conflittualità degli interessi sociali ed economici in gioco a sostegno dell’operatività portuale. Fra le competenze trasversali che un manager del mare dovrà sviluppare vi è dunque anche la capacità di bilanciare gli interessi del porto con quelli dei cittadini e di negoziare con gli attori pubblici e privati soluzioni di tipo win-win, finalizzate allo sviluppo del sistema città-porto.”

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Pubblicato il
13 Novembre 2019

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