Tempo per la lettura: 2 minuti

L’estate dei nostri amici del mare

Nella foto: Da un manifesto della Regione Toscana e della Guardia Costiera.

ROMA – Dall’istituto Tethis, che si occupa prioritariamente dell’ambiente marino di casa nostra, ma anche dai rilevamenti portati avanti dalle associazioni ambientaliste come Marevivo e WWF, sembra che il Mediterraneo sia in una fase di lento riscaldamento, ma con elevazione di 1 o 2 gradi al massimo. Il che, paradossalmente, favorirebbe lo sviluppo di alcune specie animali superiori, come i delfini, le stenelle e altri cetacei. Anche le tartarughe (carerra in particolare) sarebbero in crescita. L’aumento davvero notevole delle meduse, favorito dal riscaldamento, è di fatto una buona occasione alimentare per molte delle specie che se ne cibano. Per tutte le specie il pericolo principale è costituito – si riferisce – non tanto dal riscaldamento, che spinge il plancton più in profondità anche se di pochi metri – quanto dalle reti derivanti e dal sempre più veloce transito delle navi. Anche la plastica è un micidiale killer per molte specie. E Marevivo ha segnalato di recente, nel quadro della sua campagna nazionale per abolire quella monouso, che tra la Gorgona e Capo Corso esiste ormai un’….isola di plastica galleggiante che le correnti rendono pressochè permanente. Una minaccia per tutti i nostri amici del mare.

[hidepost]

Un recente censimento delle specie marine più comuni nei nostri mari ha messo in primo piano, come quantità, le stenelle mentre meno frequente è il delfino comune. Sempre tra i cetacei sono presenti anche i tursiopi, i grampi, i grandi e lenti zifi, i globicefali (avvistati in piccole comunità specialmente verso Capo Corso) e poi i capodogli e le balenottere comuni. Tra le tartarughe prevale la caretta, ma non è raro incontrare anche la più grande liuto, dallo scudo che sembra di cuoio costolato per lunghezza.

Anche in quest’estate, in tutte le navi traghetto delle principali compagnie è in corso una campagna di avvistamenti che da una parte aiuta le associazioni dedicate, dall’altra conferma la crescita di una vera coscienza ecologica per la protezione dei nostri amici del mare.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Luglio 2019

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora