Musica nuova in Dogana?
LIVORNO – Si parte da un dato di fatto: da tempo la coperta è troppo corta, i doganieri sono pochi e in gran parte anziani – almeno quelli specializzati per far marciare velocemente le procedure urgenti – il porto degli operatori aspira ad andare veloce e in particolare gli spedizionieri lamentano ritardi, a volte addirittura tali da compromettere il proprio lavoro. E non da oggi, ma in molti casi da mesi. Ed è un problema generale nei porti.
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Il tema sarebbe stato affrontato nei giorni scorsi anche un incontro tra la rappresentanza di Spedimar e i vertici della Dogana, riportando il clima di tensione che aumenta. Spedimar non commenta, ma per alcuni operatori, decisamente esasperati, si starebbe rasentando “l’omissione di pubblico servizio”. E comunque la ridotta operatività dell’Agenzia delle Dogane starebbe compromettendo l’attività dei tanti spedizionieri che non operano con “procedura semplificata” all’export, “già fortemente penalizzati dalla fuga dei traffici – sottolinea un operatore – per la nota insufficienza dell’infrastruttura portuale”.
C’è un elemento positivo, sottolineato da tutti: il recente cambio del direttore, con l’arrivo del dottor Parisi, che già conosceva la realtà livornese, è stato visto con la speranza che possa più positivamente incidere sul tema, vista la sua dimostrata sensibilità e competenza. Parisi si è dimostrato consapevole dei problemi e aperto al dialogo, ed ha già iniziato a riorganizzare il servizio. Punto focale è l’area “verifiche e controlli”, dove bisognerebbe volare e invece si creano troppo spesso esasperanti ritardi. In colloqui anche precedenti con il dottor Terlizzi della dogana, era stato riconosciuta una patologica carenza di personale, che il periodo delle ferie e il minaccioso avvicinarsi delle “fughe” per la quota 100 certo non aiutano. Ma sia Parisi, sia il direttore interregionale Chiara – invitato da Gloria Dari per la Spedimar anche al meeting di Confetra alla Fortezza Vecchia – si sono dimostrati consapevoli dei disagi e impegnati a ridurli, per quanto gli organici gestiti a livello nazionale consentono. Da entrambe le parti si sottolinea in nuovo clima di collaborazione tra spedizionieri e vertici della Dogana. Che sembra essere l’elemento positivo in una situazione di oggettiva difficoltà per tutto il comparto.
A.F.
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