Dall’assemblea di Asamar Livorno successi e criticità del sistema porti

Nelle foto: I partecipanti all’assemblea.
LIVORNO – I principali indicatori di traffico, relativi al porto di Livorno, fanno registrare un segno positivo, segnatamente in relazione alle merci su rotabili. Rispetto all’anno solare 2017, si conferma buona la tenuta generale per tutte le tipologie di traffico. Per fare qualche esempio, la modalità Ro/Ro si conferma il comparto con un rilevante aumento percentuale rispetto a tutte le altre modalità ed è degno di annotazione anche l’aumento del traffico crocieristico, con un incremento delle unità che raggiunge quasi la quota di 800.00. Buona, infine, la crescita delle merci in contenitore, delle rinfuse liquide ed anche, sebbene in minor percentuale, quello dei prodotti forestali.
Fermo restando l’obiettivo principale che è quello della realizzazione della Piattaforma Europa, gli sforzi posti in essere dalle autorità preposte al governo della portualità, nazionali e locali, devono essere ancora più continui, soprattutto in questo particolare momento, nel quale persistono scenari di incertezza, relativamente a vicende ancora sotto la lente di ingrandimento di autorità competenti al controllo della legittimità di atti di uffici preposti alla programmazione esecutiva dell’attività portuale.
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Per quanto riguarda questo versante dell’attività associativa, mi preme ribadire la conferma dell’ottimo rapporto di collaborazione instauratosi, ormai da anni, con la direzione marittima, una sorta di “partnership” che si manifesta in tutta la sua continuità e che, lasciatemi dire, è motivo di orgoglio per la categoria. Oltre alla consolidata collaborazione a riguardo di tutte le situazioni lavorative che gli agenti marittimi ed i loro operativi incontrano, ogni giorno, soprattutto nei reparti della “Sicurezza della Navigazione” ed in quello “Armamento e Spedizioni”, collaborazione che si sostanzia nel momento in cui si riunisce la speciale Commissione, costituita per affrontare tali persistenti criticità, è giusto sottolineare in questa sede che un altro importante versante collaborativo è maturato, grazie ad una iniziativa del Comandante ammiraglio Tarzia. L’ammiraglio, coinvolgendo Asamar, si è adoperato per mettere in campo iniziative atte a favorire il necessario processo di sburocratizzazione e di snellimento delle attività riconducibili alla sezione A/S, in ragione del congestionamento a cui è sottoposto quell’ufficio. In questo contesto, sono state individuate alcune pratiche e consuetudini lavorative, puntualmente rappresentate al superiore Comando Generale nell’ambito del più ampio contesto legato alle iniziative in tema di “sicurezza produttiva”, per le quali il Direttore Marittimo ha ritenuto possibile ed utile promuovere azioni di semplificazione, anche normativa. Tra queste tematiche sono state individuate, ad esempio, quelle relative alla Tassa di Ancoraggio, al contratto di arruolamento ex art. 328 CN ed alla procedura imbarco marittimi stranieri su nave straniera. Questo ventaglio di argomenti sarà oggetto di attenzione critica da parte di un neonato Gruppo di Lavoro, costituito da entrambi i soggetti (Direzione Marittima ed Asamar), anche con l’apporto di professionisti qualificati, preparati ad individuare soluzioni giuridiche migliorative da sottoporre poi, come detto, al Comando Generale.
Ancor più, ci preme riconoscere al direttore marittimo un merito importante a riguardo della riforma che, nel giugno scorso, è intervenuta a modificare, in senso fortemente migliorativo per l’utenza, l’impianto tariffario del servizio di rimorchio nel porto di Livorno. Si è trattato di una svolta storica. La sintonia, totale sintonia, con la Direzione Marittima ha conosciuto poi ulteriore e significativa conferma a riguardo di alcune iniziative politiche riportate qualche mese fa sui giornali locali. Asamar ha ribadito un rispettoso consenso verso tutte le determinazioni poste in essere dalla Direzione Marittima. Ci siamo sentiti di intervenire pubblicamente facendo in qualche modo barriera contro il discredito che poteva conseguire dalle suddette iniziative, a danno di questa prestigiosa istituzione.
Riguardo all’Autorità di sistema – ha continuato Bonistalli – naturalmente siamo presenti nell’Organismo di Partenariato e nelle Commissioni Consultive, ed in tali contesti continuiamo a fornire il nostro contributo per lo sviluppo della portualità di Sistema, evidenziando quelle che, a nostro parere, sono delle criticità, dei ritardi, talvolta delle inerzie, che andrebbero superate senza ulteriore indugio. Nella fattispecie, è opportuno ricordare che, nel passato anno, Asamar si è assunta la responsabilità di sollecitare l’AdSP ad una verifica di aspetti di legittimità rispetto a determinate statuizioni deliberate da questo ente nel passato, fino quasi praticamente ai giorni nostri. Le questioni che ruotano intorno a determinate concessioni vanno al di là di una normale dialettica interna agli organi di “Governance” portuale. Tutti i soggetti che abbiano a cuore l’interesse degli scali dell’Autorità di Sistema, a mio parere, hanno l’obbligo morale di seguire con attenzione l’applicazione delle norme e, soprattutto, il rispetto delle regole da parte di tutti gli organismi preposti all’amministrazione della cosa pubblica, a qualsiasi comparto la stessa si riferisca, ivi compresa, ovviamente, l’attività portuale. Ci sono anche versanti in cui il rapporto con il maggiore ente di “governance” portuale presenta importanti risultati di collaborazione e non sono mancati certo in passato segnali di approvazione verso il buon lavoro fatto. Anche sulla stampa, nel luglio scorso, io stesso, come presidente di Asamar, segnalai l’importante momento che stava vivendo il porto di Livorno, con esempi sotto gli occhi di tutti di un’attività di concerto fra Direzione Marittima ed Autorità di Sistema per l’emanazione dell’ordinanza congiunta sugli accordi pubblici.
A questo proposito, anche in questa sede, come Asamar, rinnoviamo ogni forma di collaborazione al commissario ammiraglio Verna, al vertice dell’Autorità di Sistema, che si è immediatamente inserito in un contesto, non privo di criticità, con autorevolezza, competenza e senso di responsabilità, aprendosi al dialogo con le realtà locali, nelle varie occasioni e/o organi dei quali le stesse fanno parte.
Lascio la parola, adesso, per riprenderla successivamente, alla dottoressa Laura Miele, che, procederà ad una disamina sulla situazione del porto di Piombino, essendo, com’è naturale, particolarmente indicata per farlo.
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Per quanto riguarda Piombino – ha riferito Laura Miele – dobbiamo evidenziare che negli ultimi anni vi è stata una forte flessione dell’attività di import ed export dei traffici tradizionali del porto, essenzialmente legati alle Industrie del territorio che hanno ridotto sensibilmente i volumi trasportati via mare.
Ricordiamo comunque che sono terminati i lavori del nuovo Banchinamento Est, realizzato con un pescaggio di 20 metri e una lunghezza di 360 metri ed una seconda banchina di 300 metri con un’area retrostante di 200.000 mq circa.
Ora devono essere colmate al più presto le lacune relative alle infrastrutture di collegamento, fra cui, in primis, la realizzazione della Strada Statale 398 e l’armonizzazione dei collegamenti ferroviari. Diviene indispensabile che la nuova Autorità di sistema che comprende i porti di Livorno, di Piombino e dell’Elba consolidi le attuali sinergie, ricercando le naturali complementarietà tra il porto di Livorno ed il porto di Piombino per esaltarne le precipue potenzialità.
Il mercato richiede infatti elasticità, rapidità gestionale, efficienza e capacità di armonizzare le esigenze del mare con quelle terrestri, generando nuova economia.
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Per quanto riguarda Federagenti – ha continuato il presidente Bonistalli – voglio confermare agli Associati che Asamar è presente nel Consiglio Direttivo della federazione, con una sua impronta molto qualificata. La questione della riforma sta attraversando una fase di pausa, anche per motivi che derivano da una certa precarietà di equilibrio della situazione politica nazionale, che impedisce agli organi competenti di trattare aspetti vitali, ma tutto sommato meno urgenti, dell’attività economica del Paese. Cionondimeno, la questione è seguita dai nostri rappresentanti nel CD di Federagenti, compreso ovviamente il sottoscritto.
Dopo aver ricordato il piacevole ed utile incontro, di pochi giorni fa, con il nuovo direttore dell’Agenzia delle Dogane di Livorno, dottor Giovanni Parisi, con il quale, è giusto sottolineare, è stato subito possibile un nuovo incremento del livello di collaborazione con Asamar – fino ad ipotizzare una serie di sedute comuni di studio sulle criticità del lavoro, sullo stile di quelle in essere da tempo con la Capitaneria di porto e già ricordate – devo dire che mettersi ad elencare le altre attività, genererebbe un elenco piuttosto lungo. Sembrare puramente formali, ma che sono invece di importanza vitale per la professione, come la qualificazione del soggetto autorizzato ad operare sul PMIS, l’Associazione è intervenuta prontamente, tramite la Capitaneria di porto di Livorno, allorché, in una nota del Comando Generale, venivano interpretati in modo approssimativo i termini di “Agente Marittimo” e di “Raccomandatario Marittimo”, generando ciò un diffusa confusione tra i colleghi ed anche un comprensibile disappunto. Questa è stata un’altra prova della sintonia che Asamar vanta con la Direzione Marittima della Toscana.
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