Un sistema ibrido Wartsila per le navi dello short-sea
OSLO – Il gruppo tecnologico Wartsila, uno dei più specializzati al mondo nel settore delle motorizzazioni e delle loro applicazioni, ha siglato di recente un accordo con la compagnia di navigazione Hagland Shipping per sperimentare l’istallazione sulla nave “Hagland Captain” di una batteria retrofit per la navigazione ibrida. È la prima prova pratica su una nave che opera in short-sea.
Secondo una relazione presentata da Wartsila, il sistema retrofit ibrido grazie alla parte di propulsione elettrica riduce le emissioni, il rumore e i consumi e insieme incrementa le prestazioni. Il sistema prevede anche un collegamento a terra per ricaricare le batterie quando la nave è all’ormeggio. È stato calcolato che la riduzione degli ossidi di nitrogeno (NOx) arrivino all’80% mentre i risparmi dei cosumi sarebbero dal 5 al 10%. La capacità del sistema consente le manovre per uscire o entrare in porto approssimativamente per 30 minuti, con grande vantaggio per l’ambiente costiero.
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La sperimentazione in atto consente di utilizzare il sistema ibrido sia per le entrare che per le uscite al porto di navi che fanno collegamenti short-sea, come in particolare i traghetti con le isole più vicine. L’importante, sottolinea Warsila, che ci sia nei porti un sistema rapido per ricaricare le batterie nel breve tempo che la nave rimane attraccata. Un sistema che potrebbe essere di grande importanza anche in Italia, dove i collegamenti con le isole minori – dall’Elba elle Eolie, dalle Egadi a Capri, Ischia e Procida – ne avrebbero un grande vantaggio sul piano ambientale.
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