Registri nautici arriva davvero la telematica
ROMA – La promessa è stata ribadita dal viceministro Rixi in più d’una (recente) occasione: il registro telematico delle imbarcazioni da diporto, un vecchio sogno che ha almeno tre lustri, sarà pronto entro la prossima stagione nautica. Parlando a Genova, Rixi ha sottolineato che il comando generale delle Capitanerie di porto e tutte le direzioni marittime sono da tempo al lavoro per trasferire su supporto informatico i registri nei quali da sempre vengono iscritte le imbarcazioni immatricolate. Registri cartacei che ovviamente non si “parlavano” tra loro, per cui per avere dati e informazioni su una singola barca iscritta era indispensabile rivolgersi all’ufficio d’iscrizione.
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Con il sistema informatico, ogni Capitaneria, ma anche ogni semplice ufficio circondariale marittimo, dovrà essere in grado di avere in tempo reale tutti gli elementi. E saranno facilitati enormemente anche gli utenti, che potranno accedere ai registri via informatica. Un vero passo avanti storico in un settore che per molti aspetti era rimasto indietro di decenni.
Il lavoro delle Capitanerie diporto però è tutt’altro che semplice: perché alla base di tutto c’è la creazione di una vera rete, là dove fino ad oggi c’erano sistemi chiusi, spesso nemmeno aggiornati sulle cancellazioni e sulle radiazioni. Con l’informatizzazione dei registri potrebbe infine avanzare anche la proposta – presentata dall’estate scorsa in Parlamento – di far rientrare nella categoria dei natanti (quindi non registrati) gli scafi a vela o a motore fino a 11 metri di lunghezza, guadagnando quindi un metro rispetto agli attuali 10.
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