Industria 4.0 e giovani: da opportunità a necessità

Nella foto: Il tavolo dei relatori, da sinistra Genovesi, Santalena, Breda.
LIVORNO – La digitalizzazione, l’automazione dei processi e l’innovazione a 360 gradi, la capacità di sapersi muovere in rete, la necessità per le aziende di adattarsi alle nuove sfide poste dallo sviluppo tecnologico: sono alcuni aspetti affrontati durante il workshop “Industria 4.0: Da opportunità a necessità. Gli strumenti per affrontare il cambiamento”, organizzato da Confindustria Livorno Massa Carrara, nella sede livornese di via Roma.
“Parlare di industria 4.0 a una platea di imprenditori significa mettere in conto diverse reazioni” – così ha aperto i lavori Stefano Santalena, vicepresidente di Confindustria Livorno Massa Carrara -. C’è chi la coglie come una opportunità. Chi ha compreso che oggi, per l’Italia, rappresenta una vera e propria necessità. Chi ha già intrapreso un percorso di automatizzazione e interconnessione della produzione industriale, che magari è coinciso con il passaggio generazionale.
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E poi sì, c’è anche chi in qualche modo resiste al cambiamento, ed è soprattutto a questi ultimi che è rivolto il nostro workshop, per aumentare il livello di consapevolezza delle trasformazioni con cui oggi è inevitabile confrontarsi se si vuole rimanere competitivi. La giornata di oggi è stata ideata per dare voce alle realtà industriali innovative del nostro territorio, differenti per dimensioni e aree di produzione, affinché possano contaminare e ispirare altre aziende. Le competenze presenti nel nostro Digital Innovation Hub Toscana, nei Punti di Impresa Digitale delle Camere di Commercio e soprattutto nei Competence Center, possono essere un supporto fondamentale per favorire la trasformazione digitale delle imprese”. Molto positiva la constatazione della forte presenza di giovani, anche delle scuole superiori, al seminario. E Riccardo Breda, presidente Unioncamere Toscana, a sua volta a voluto ricordare le iniziative della Camera della Maremma e del Tirreno a supporto della informatizzazione dei giovani, con i contributi già elargiti e quelli in programma. Simone Genovesi, presidente della sezione terziario innovativo di Confindustria LI MS, ha illustrato le attuali misure di sostegno agli investimenti 4.0 con un focus sugli incentivi previsti nella Legge di Bilancio 2019 e dalla Regione Toscana. È stata poi la volta delle testimonianze aziendali, eccellenze produttive della nostra Costa Toscana: Baker Hughes, a GE company – Nuovo Pignone ha presentato le sue linee di produzione già totalmente funzionanti secondo i dettami di Industria 4.0 e fondate sulla filosofia della gestione digitale; Ineos Manufacturing Italia Spa ha investito nella trasformazione in chiave 4.0 delle aree della Produzione e della Ricerca, a dimostrazione che interconnessione e digitalizzazione possono aumentare l’efficienza di tutte le aree aziendali, non solo di quelle produttive; Prometec S.r.l. ha raccontato che la richiesta dei clienti è ormai totalmente orientata verso macchinari 4.0; Franchi S.r.l., ha introdotto due macchine 4.0 così da acquisire una maggiore efficienza e una qualificazione aggiuntiva da parte delle aziende committenti ed infine, Metalquattro S.r.l. ha avviato un interessante investimento introducendo in azienda tecnologie 4.0 che hanno profondamente modificato il ciclo produttivo.
Confindustria LI MS, tramite un team di specialisti con know how tecnologici variegati e consolidati, ha confermato il proprio supporto alle aziende associate nel percorso di trasformazione digitale dei processi produttivi. Damiano Giuntini di Technodeal srl, spin-off Scuola Superiore Sant’Anna, ha presentato i servizi pensati per le aziende che vogliono avvicinarsi alle nuove tecnologie e ristrutturarsi individuando nuove strategie.
Ha chiuso i lavori Paolo Dario, docente presso l’Istituto di Biorobotica Scuola Superiore Sant’anna e direttore scientifico del Competence Center Artes 4.0: “Il competence center del Sant’Anna – ha detto – è tra i “magnifici 8” Competence Center italiani per l’industria 4.0 ammessi alla fase negoziale con il Ministero dello Sviluppo economico per accedere ai finanziamenti pubblici. “Vorrei che il nostro Competence Center diventasse la struttura di riferimento, alla quale gli imprenditori potranno rivolgersi per trovare reali soluzioni – ha sottolineato – grazie alla stretta collaborazione con il mondo della ricerca avanzata e dell’università ma anche di altre imprese, di altri enti di ricerca e per realizzare concretamente un prototipo, molto vicino alla produzione finale, di una loro idea innovativa. Non cogliere i vantaggi del 4.0 sarebbe un’enorme perdita così come non sfruttare appieno le molteplici opportunità di applicazione derivanti dalla collaborazione con i Competence center e con i Digital Innovation Hub”.
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