Patroni Griffi Sistema MAM e pianificazione

Ugo Patroni Griffi
Presidente Patroni Griffi, l’AdSP del Mar Adriatico Meridionale è fra i protagonisti della conferenza sui porti di RemTech; quali sono i punti di forza della vostra partecipazione?
I nostri porti sono presenti al RemTech sin dalle prime edizioni, ma quest’anno, anche interpretando al meglio gli stimoli giunti, assicureremo il nostro contributo partecipando unitamente ai partner con cui stiamo costruendo un sistema sinergico, su una più ampia scala territoriale, di messa in rete dei diversi livelli di competenza. L’obiettivo è quello di sviluppare modelli concreti e integrati di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, in un quadro d’azione coordinato tra Enti pubblici, organi di controllo e imprese di settore.
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Questo metodo di lavoro, che rappresenta in sé un punto di forza per l’AdSP MAM, ha trovato nella piattaforma telematica GAIA, un primo campo di applicazione concreto e consolidato per la gestione di tutte le informazioni che riguardano il trasporto di persone e merci, attraverso l’interoperabilità tra sistemi gestiti da altri enti e condivisi tra tutti i soggetti appartenenti alla comunità portuale.
In questo panorama dell’ICT, seguendo paradigmi innovativi come “l’Internet of Things” e i “big data, si colloca il progetto ISMAEL (Integrated SysteM for the Assessment of Environmental impacts in transport Logistics) implementato dalla DBA Lab S.p.A.. Le informazioni provenienti dal PCS GAIA vengono correlate con i dati ambientali rilevati dai diversi sensori distribuiti nel porto di Bari e sul territorio contermine. ISMAEL permetterà di effettuare analisi predittive sul livello di emissioni globale nelle aree in esame, consentendo agli attori principali del contesto considerato, attraverso l’utilizzo di un DSS (Decision Support System), la programmazione efficace della movimentazione delle merci, la prevenzione dei rischi derivanti dalla congestione del traffico, la riduzione complessiva dell’impatto ambientale delle attività (es. carbon footprint, polveri, radiazioni, ecc).
Sempre nel campo dei dispositivi IoT, il porto di Bari, è il primo in Italia ad aver aderito con altri partner d’eccellenza al progetto BariMatera5G sviluppato congiuntamente da TIM, Fastweb e Huawei per la sperimentazione della nuova tecnologia 5G. Smart Port, monitoraggio ambientale, public safety e turismo sono solo alcuni degli ambiti di applicazione di nostro interesse che saranno rivoluzionati dalla nuova connettività mobile.
In questa cornice, l’AdSP MAM ha avviato il percorso per la redazione del documento di pianificazione energetica ed ambientale che condurrà all’individuazione, in base alle specifiche peculiarità di ciascun porto del sistema, delle azioni da intraprendere per raccogliere la sfida della sostenibilità ambientale, favorendo il passaggio a un’economia a bassa emissione di carbonio, incrementando l’uso delle fonti di energia rinnovabile, modernizzare il nostro settore dei trasporti e promuovere l’efficienza energetica.
Nella giornata della conferenza sui porti saremo affiancati anche dall’ARPA Puglia, fondamentale punto di riferimento per tutte le nostre scelte sulle politiche ambientali.
Nel vostro sistema portuale ci sono uno o più scali particolarmente vocati alla soluzione del GNL; quali programmi prevedete di portare avanti in questo senso?
Come noto, Il GNL è il combustibile “alternativo e sostenibile” individuato dalla Direttiva Europea DAFI (2014/94/UE) e dal Decreto Legislativo n°257 del 16/12/2016 per la sostituzione del gasolio nella propulsione marittima e terrestre. Importanti armatori hanno già annunciato la realizzazione di nuove navi a propulsione GNL già a partire dal 2020 (anno di entrata in vigore delle nuove restrizioni IMO per le emissioni di zolfo).
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in vista delle nuove logiche di trasformazione delle aree portuali in veri e propri distretti produttivi off – grid e basso – emissivi e delle nuove disposizioni normative green friendly, ha già in essere attività preliminari di generale pianificazione della propria giurisdizione territoriale in chiave di sostenibilità energetica ed ambientale e, in particolare, sta operando un vero e proprio focus sul tema dell’approvvigionamento e bunkeraggio del GNL per provare a rispondere in tempo alla nuova sfida che il mercato porrà oramai nel breve periodo.
Lo studio si sta orientando chiaramente in un’ottica di small scale per ragioni, più che intuitive, di più agevole inserimento nel contesto territoriale ma anche per ragioni meramente economiche basate sul più veloce raggiungimento delle migliori performance del rapporto costi – benefici. In prima battuta Brindisi sta offrendo una buona risposta in tal senso potendo contare su aree libere immediatamente a ridosso di alcune banchine attenzionate e soprattutto sulla valorizzazione dello sporgente di Costa Morena est, già all’attualità perché appena terminato nella sua definizione infrastrutturale di terra (pavimentazione + collegamento ferroviario) ma anche prossimo per mezzo dell’avanzamento procedurale del progetto di escavo dei fondali (fino a -14 mt) e la conseguente realizzazione della cassa di colmata allocata tra il suddetto sporgente e il pontile ex petrolchimico che sarà a servizio di tutti i porti del cluster. La progettata nuova configurazione, infatti, aprirà nuovi scenari sia in termini di maggiore offerta al traffico multi purpose sia in termini di ulteriore aumento di spazi per l’insediamento di nuove attività produttive.
In linea programmatica anche il porto di Bari è allo studio, in special modo tramite analisi di fattibilità di implementazioni di tipo flottante.
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