ROMA – La notizia viene da Bruxelles: e conferma che i pianificatori europei propongono per il prossimo piano di sostegno alla pesca professionale (Feamp) una riduzione progressiva dei fondi dal 2021 al 2027. Un taglio che costerebbe all’Italia circa 19 milioni, il -3,5% rispetto al piano in corso che è di 517 milioni. Le linee generali del nuovo piano – si legge nel documento della commissione – propongono progetti di sviluppo della piccola pesca costiera, rottamazione ulteriore dei vecchi pescherecci, formazione ambientalista e sviluppo del pesca-turismo. All’argomento i media di settore stanno dedicando parecchi commenti. E così il mondo della pesca, sotto pressione costante e tutt’altro che soddisfatto degli indirizzi sia nazionali che europei.
Il Feamp è infatti un documento di indirizzo generale, che ciascun paese europeo deve poi adottare con appositi decreti, liberi di scegliere norme più restrittive (ma non più elastiche). E qui entra in gioco la politica nazionale sulle risorse pesca, che anche nella pianificazione attuale ha creato e crea parecchi malumori.
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