CIVITAVECCHIA – “La giornata di ieri ci ha portato indietro nel tempo”. Comincia così l’amara nota del presidente della Compagnia portuali Enrico Luciani sulla vertenza relativa allo scarico del carbone per la centrale Enel. “Una giornata di lotta – continua Luciani – che ha spazzato via gli ultimi 30 anni di appiattimento politico e sociale. Un periodo in cui i giovani non avevano più un motivo per ribellarsi e combattere ritrovando la gioia di stare insieme scendendo in piazza per i propri diritti e per la propria dignità. Ieri si è risvegliata finalmente la coscienza di tutta la parte sana del nostro territorio. Una giornata straordinaria – afferma ancora Luciani – che ha visto sotto la sede del comune di Civitavecchia i lavoratori portuali della Compagnia Portuale e della società Minosse con le loro famiglie insieme ai rappresentanti delle altre categorie operanti nello scalo marittimo. Questo per rivendicare la ferma volontà di non accettare da parte di ENEL il bando di gara che vorrebbe togliere affidandolo ad altri lo scarico del carbone andando palesemente contro le legge speciale n.84/94 che regola il mercato e la competitività all’interno dei porti.
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