Neri, arriva “Antignano” 32 metri di potenza
RAVENNA – Il gruppo Neri continua a potenziare la propria flotta dei rimorchiatori Neri con l’ingresso di nuovi mezzi, particolarmente specializzati e scelti tra i modelli più versatili sul mercato. Sabato scorso dal cantiere Rosetti di Ravenna – che in passato aveva già realizzato un’altra serie di sette rimorchiatori per i Neri – è stato consegnato all’armatore Piero Neri, nel corso di una breve cerimonia, il primo dei due super-tug classe RaStar 2300 battezzato “Antignano”. Hanno presenziato il presidente Tito Neri, l’AD Piero Neri, mentre il dottor Corrado ha tenuto il discorso di saluto.[hidepost]
Seguirà a breve distanza un gemello, già battezzato con il nome di “Montenero”. Alla cerimonia di consegna ha presenziato lo stesso cavaliere del lavoro Piero Neri con il figlio Corrado e i manager del gruppo. L’“Antignano” entrerà in servizio a Livorno nelle prossime settimane: ad aprile seguirà il “Montenero”.
I nuovi rimorchiatori sono tra le ammiraglie della flotta. Si tratta di un potente modello su progetto canadese, ma adattato alle esigenze del porto labronico, da ben 90 tonnellate di tiro utile. Lungo 32 metri, con pescaggio di 5,4 metri, l’“Antignano” ha due motori da oltre 5 mila kw, dotato di tutte le apparecchiature che lo rendono particolarmente idoneo, oltre alle operazioni di salvataggio e rimorchio, anche al servizio e all’assistenza delle piattaforme LNG. Altra caratteristica significativa è l’estrema manovrabilità grazie a un sistema di propulsione su motori Mann grazie a due “pods” Shottel con eliche protette capaci di ruotare consentendogli di avanzare anche lateralmente e di invertire il moto in pochi secondi. La velocità massima è di 13,5 nodi e la dotazione comprende anche antincendio, spingarde anti-inquinamento, tamburi per i cavi di rimorchio su modello Rolls-Royce e le più moderne apparecchiature di navigazione e di governo.
Con i nuovi mezzi la flotta Neri è oggi in grado di operare al meglio anche in vista del potenziamento dell’attività del terminale Olt Offshore con l’utilizzo di una delle fiancate della piattaforma per il rifornimento di LNG alle bettoline e alle medie navi.
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