Quando il verde incontra il blu: lo stato dell’arte del GNL navale
La forte avanzata dell’utilizzo del gas naturale per la propulsione delle navi, le prospettive del terminale davanti alla costa livornese, la ricaduta sui trasporti terrestri
LIVORNO – Due dirigenti apicali di entrambi i ministeri, quello delle Infrastrutture e Trasporti e quello dello Sviluppo Economico (Enrico Maria Pujia e Gilberto Dialuce), l’ammiraglio (Cp) Luigi Giardino del 6º reparto sicurezza della navigazione delle Capitanerie di porto: e in particolare, il variegato mondo delle imprese, con i rappresentati delle associazioni di settore, gli specialisti, gli amministratori. Ieri nel suggestivo scenario della Fortezza Vecchia di Livorno si è svolto il workshop dal titolo “Quando il verde incontra il blu”, poetica presentazione dell’utilizzo del gas naturale metano (GNL) in particolare nel settore navale. Al poetico titolo, abbiamo abbinato qui sopra un’immagine altrettanto ispirata, da un bel quadro di Boris Vallejo (“Mirage” che descrive la danza di nereidi e tritoni in un mare incontaminato: quello, appunto, che vorremmo fosse il nostro Mediterraneo e più in generale il “fiume Oceano” degli antichi.
[hidepost]In questo numero riportiamo gli abstracts dei principali interventi della giornata, riproponendoci di tornare sul tema anche prossimamente. Con una aggiunta: la Toscana, grazie al terminale offshore della OLT ma anche della filiera elle imprese che hanno da tempo messo a punto tecnologie di supporto della “catena” del gas, è all’avanguardia in Italia sulla strada per fornire alle navi e con le navi la distribuzione del GNL. C’è solo da sperare che, come è stato ribadito ieri, anche la parte pubblica faccia bene la sua parte, alleggerendo le complesse pratiche burocratiche senza venir meno alla difesa della sicurezza. Una speranza sulla quale ieri si sono giocate molte carte.
A.F.
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