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Limpidh2o®, ovvero ecodragaggio dei sedimenti in circuito chiuso

La tecnologia Decomar certificata ai massimi livelli – Tutti i vantaggi economici e ambientali

Davide Benedetti

CARRARA – L’innovativa e certificata tecnologia dell’ecodragaggio Limpidh2o® di Decomar, che nel corso degli ultimi anni si è affinata soprattutto nello studio delle importanti problematiche relative alle fragilità ambientali dei dragaggi, rappresenta oggi l’unica soluzione ecosostenibile capace di rendere tangibile la filosofia di economia circolare, coniugando rispetto ambientale e vantaggio economico in raffronto alle tecnologie tradizionali.
Nello specifico, la tecnologia Limpidh2o®, operando il prelievo dei sedimenti in circuito chiuso, è in grado di apportare numerosi vantaggi operativi:
– Dragaggi in aree SIN, SIC, SIR, e laddove siano presenti particolari fragilità ambientali nel pieno rispetto della normativa.
– Prelievo dei sedimenti in circuito chiuso permettendo di operare senza prelievo di acqua dal corpo idrico e quindi con il vantaggio di non dover operare ulteriore trattamento di acque di scarico industriale.
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– Recupero e valorizzazione dei sedimenti dragati (SEDIMENTI=RISORSA) altrimenti destinati a discarica.
– Concentrazione degli inquinanti nella frazione più fine e riduzione volumetrica della frazione inquinata permettendo il recupero di grandi volumi di risorse altrimenti destinate alle costose discariche.
– Assenza di acqua da restituire al corpo idrico eliminando così il problema dell’inquinamento idrico tipico di tutte le tecnologie oggi costituenti lo stato dell’arte.
– Esecuzione di interventi di dragaggio senza necessità di vasche di colmata o, in alternativa, se vantaggioso, conferimento in vasca di colmata del materiale disidratato e granulometricamente selezionato con eliminazione e/o riduzione dei costi di stabilizzazione.
– Riduzione del costo globale d’intervento con un importante vantaggio economico rispetto ai costi attualmente correnti per conferire i sedimenti in discarica o per realizzare soluzioni di casse di colmata e quindi con la conseguente perdita delle risorse.
– Esecuzione di ripascimenti selettivi con rilevante riduzione del costo globale d’intervento rispetto ai costi attualmente correnti per “recuperare” sedimenti idonei ad essere impiegati per ripascimento.
La tecnologia Limpidh2o® è stata impiegata nei porti di La Spezia e Livorno dimostrando sul campo i vantaggi derivanti dal prelievo in circuito chiuso. L’attività è stata condotta in comparazione con la tecnica nota della benna bivalve, dimostrando la totale inadeguatezza di quest’ultima in seno alle attività di eco dragaggio e ottenendo la certificazione dei risultati da parte di CIBM di Livorno – Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata – e Sogesid spa, società in house del Ministero dell’Ambiente.
Grazie alle sue caratteristiche uniche, la tecnologia dell’ecodragaggio è il tema centrale di importanti valutazioni tecniche, cruciali per consentire di ridisegnare lo sviluppo portuale costiero del paese Italia. Lo testimoniano le collaborazioni con il CNR di Taranto, l’Assoporti di Roma, l’Università di Firenze nonché il prossimo REMTech, che vede in questa tecnologia la chiave strategica per lo sviluppo di soluzioni in grado di sciogliere i nodi che da anni mantengono l’empasse su numerose realtà italiane con fragilità ambientali.
E’ proprio di questi giorni la notizia che l’ecodragaggio, realtà scientifica e industriale, sarà utilizzato per risolvere le problematiche in un sito nella regione Puglia, sito in cui le tecnologie tradizionali si sono arrese dimostrando tutta la loro inadeguatezza di fronte a problemi di fragilità ambientale.
In occasione del festival Ecofuturo di Rimini, l’ecodragaggio Decomar ha dimostrato come anche il grande problema ambientale, rappresentato dagli altissimi valori d’inquinamento da mercurio del fiume Paglia (affluente del Tevere), può definitivamente essere risolto attraverso l’impiego di questa tecnologia in grado di garantire il non rilascio degli inquinanti nel corpo idrico.
Infatti sostanze come il mercurio, con il loro meccanismo di contaminazione del corpo idrico, rappresentano un fattore di rischio di diffusione oggi del tutto insuperabile per le tecnologie di dragaggio tradizionale.
In buona sostanza, con questa modalità di ecodragaggio, è possibile intervenire in contemporanea con le normali attività portuali o di fruizione, ludica, irrigua o altro, delle acque interne.
La non dispersione del plume e degli inquinanti, determina una grande appetibilità sociale delle attività di dragaggio, le quali non rappresentano più una minaccia per attività come la mitilicoltura, l’immagine turistica dei luoghi, la pesca, insomma il dragaggio Limpidh2o® migliora e rispetta l’ecosistema su cui interagisce.
Se il dragaggio nel nostro paese diventa ecodragaggio, sarà finalmente effettuato con continuità come normale ed efficace manutenzione, sarà fonte del recupero di molti materiali inerti per il ripascimento delle spiagge o per usi in edilizia, sbloccando lo stallo in cui si trova l’intero settore.

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Pubblicato il
17 Settembre 2016

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