E sul GNL navale piano nazionale e convegno OLT
ROMA – L’Italia sta per varare un piano nazionale per l’utilizzo del GNL come carburante per le navi. Non è una corsa in avanti, intendiamoci: perché l’Unione Europea ha stabilito da tempo che gli stati membri devono, entro il 18 novembre, presentare un “framework” ufficiale sui combustibili alternativi; e devono essere in grado di farli utilizzare dalle navi entro il 2020. Se ne parlerà martedì 18 ottobre a Livorno in un convegno dedicato promosso da OLT e dal comando generale delle Capitanerie di Porto.
[hidepost]Dal prossimo 1º gennaio inoltre entra in vigore il codice IGF per le navi che utilizzano carburanti a basso grado di infiammabilità e c’è da credere che saranno parecchi gli armatori che proveranno a utilizzarne i vantaggi. Ci sono, come noto, ancora perplessità e resistenze, specie sui costi: e la rete di distribuzione portuale del GNL è tutt’altro che pronta. Però ci sono due punti interessanti. Il primo: le Capitanerie di porto stanno lavorando su regolamenti dedicati in particolare alle nuove navi da crociera che potranno essere alimentate dal GNL. Il secondo: il già annunciato progetto della piattaforma OLT al largo di Livorno perché sia modificata una fiancata della piattaforma stessa per far attraccare bettoline – piano cofinanziato dall’Unione Europea – è stato approvato e potrebbe essere la chiave di volta per distribuire il gas in forma ancora liquida alle stazioni di rifornimento da realizzare lungocosta. Si sono già candidati Genova, La Spezia, Ravenna, Venezia, Ancona ed Augusta, oltre naturalmente al porto di Livorno. Per trasformare la fiancata del rigassificatore OLT saranno necessari due anni, di cui buona parte – come sempre, all’italiana – per le pratiche burocratiche. Ma si spera in tempi più veloci. Chissà che questa volta non ci si riesca davvero?
Antonio Fulvi
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