Stazione marittima di Livorno, il piano
Dal dibattito in porto le ultime indicazioni su come dovrà cambiare l’importante comparto
LIVORNO – E’ una delle gare più attese nell’ambito dei porti italiani delle crociere: e come ha riferito di recente anche il segretario generale dell’Autorità portuale (e presidente della Porto 2000) Massimo Provinciali, i termini per le domande di partecipazione si chiuderanno definitivamente con settembre. In palio la gestione dell’intero comparto delle crociere e dei traghetti del porto di Livorno, con l’impegno di realizzare un pezzo di porto “dedicato” tutto nuovo.
L’interesse c’è e come abbiamo scritto anche di recente, i gruppi interessati con le prime manifestazioni sono quattro.
[hidepost]La gara è slittata nei termini due volte perché sono stati presentati numerosi quesiti su come il “comparto” dovrà svilupparsi. E’ significativo che nel dibattito aperto dalla Regione Toscana sulla gara – in base alla nuova legge regionale che vuole in confronto aperto con il pubblico – la partecipazione sia stata notevole e i suggerimenti interessanti, insieme alla constatazione che il traffico dei passeggeri – sia per i traghetti, sia per le crociere – è un elemento economico importante per lo scalo, tale da richiedere non solo investimenti sostanziali per mettere a nuovo l’intero “comparto”, ma anche da coinvolgere la città in un connubio che sia insieme di partecipazione alle scelte urbanistiche, di rapporto economico e di afflato culturale.
Nella relazione finale relativa al dibattito, la responsabile dello stesso Sophie Guillain ha pubblicato l’intervento del segretario generale dell’Autorità portuale Massimo Provinciali. Nel presentare il rendering dell’area crociere e traghetti (che riportiamo in prima pagina) l’avvocato Provinciali ha ricordato come sia indispensabile che i servizi ai passeggeri siano più possibile vicini e connessi alla città sia per motivi commerciali (l’utilizzo da parte di passeggeri e di membri d’equipaggio delle navi dei negozi, dei ristoranti e delle strutture urbane) sia perché la stessa città possa diventare un elemento di attrazione culturale, con al centro il motivo di richiamo della Fortezza Vecchia ma non solo.
L’impegno dell’Autorità portuale e della Camera di Commercio, azionisti della società Porto 2000 delle crociere e dei traghetti, è oggi quello di privatizzarne la gestione, in modo da favorire investimenti e sviluppo dei servizi stessi.
Interessante, nel progetto che è stato presentato al termine dei vari dibattiti, che hanno visto anche una fattiva partecipazione di esponenti del Comune, della Regione e delle specializzazioni tecniche, il riuso di parte dell’ex silos granario come parcheggio multipiano e area panoramica, la grande estensione degli spazi verdi tra lo stesso silos, le nuove stazioni completamente diverse dalle attuali e la Fortezza Vecchia di nuovo circondata dall’acqua come alla sua origine, oltre alla profilatura delle banchine per allineare le calate interne alla Orlando. Per i passeggeri si ipotizzano camminamenti sopraelevati a similitudine di quanto avviene negli aeroporti (finger) per dividere il traffico delle persone da quello dei mezzi. Il tutto considerando – è l’elemento finale – la pianificazione dell’area come un tutt’uno con quella urbanistica del Comune, un richiamo costante dell’Autorità portuale sul quale sembra che gli assessori comunali abbiano trovato nuove sintonie con palazzo Rosciano.
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