Droni per i supply alle navi

Un drone utilizzato da Maersk Tanker.
KALUNDBOR – L’utilizzo dei droni diventa sempre più esteso, e non solo in campo militare o della fotografia aerea. Di recente la compagnia Maersk Tanker, specializzata in navi cisterna, ha sperimentato la prima consegna per mezzo di un drone su un nave in mare al largo del porto danese di Kalundbord. L’operazione è perfettamente riuscita e Markus Kuhn, responsabile della catena dei ricambi della compagnia ha ricordato che il costo di un’imbarcazione specializzata per le consegne di ricambi o provviste (supply) in alto mare varia da 1000 a 3000 dollari Usa.
[hidepost]“Attualmente, con la portata sviluppata dai più moderni droni – ha dichiarato Kuhn – siamo già nella condizione di poterne utilizzare uno su una media di tre casi all’anno per ciascuna delle nostre navi. Considerato che la flotta Maersk Tanker è costituita da circa 100 navi, il risparmio possibile diventa sostanzioso”.
Un più esteso utilizzo dei droni per consegne a bordo senza che le navi entrino in porto può essere programmata per il prossimo futuro e molti armatori stanno studiando la cosa in vista di ricambi o materiale urgente.
DP World è particolarmente avanzato su questa tipologia di proposte. Il sultano Ahmed Bin Sulayem, chairman e ceo di DP World, ha sottolineato che l’automazione dei mezzi di consegna continuerà in modo accelerato. Se ne parlerà anche nel prossimo giugno a Londra (8 giugno 2016) nella prima conferenza internazionale su “Terminal Automation & Traiding” che affronterà molte tematiche proprio relative all’utilizzo degli automi e dei mezzi a guida indipendente sia in mare che in cielo e sulle banchine.
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