Gru con remote control nel nuovo terminal APM II
Record a ottobre sulla Maersk Madison con 1.000 contenitori movimentati in 15 ore

La sala di controllo del nuovo APM Terminal II.
ROTTERDAM – Nel porto di Rotterdam sono in piena efficienza le operazioni di sbarco tramite gru ship-to-shore comandate a distanza a servizio del nuovo terminal APM Terminals Maasvlakte II.
La struttura dispone di otto cabine “senza manovratore” che scaricano containers dalle navi, e li posizionano direttamente su mezzo automatizzato, alimentato a batteria, Automatic Guided Vehicles (Lift AGVs), che può muovere fino a due contenitori alla volta, utilizzando un sistema di navigazione onboard.
[hidepost]Una volta che il sollevamento AGV arriva alla destinazione programmata, stiva i contenitori in una serie di scaffalature di stoccaggio, ed una gru a portale automatizzata Rail-Mounted (ARMG) poi, sposta il contenitore dal rack al suo successivo posizionamento: sia esso un terminale ferroviario, un camion in attesa, o in un’altra area del piazzale.
L’intero impianto Maasvlakte II, utilizza attrezzature tutte alimentate ad “energie rinnovabili”. Di conseguenza niente CO2, NOx ed altre emissioni particolari.
Nel mese di ottobre, l’impianto ha stabilito un record per il porto di Rotterdam: una squadra, in quindici ore, durante la permanenza della portacontainer Maersk Madison (Tripla E), ha movimentato poco meno di 1.000 contenitori ed è partita con 17.152 TEU.
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