Arrivato il rigassificatore Olt Toscana ora tre mesi per la messa in servizio
Il convoglio con il grande impianto è al largo di Livorno sul punto di ancoraggio – Dieci anni per arrivare ad oggi, con qualche rimpianto – Le previsioni per il mercato del gas
LIVORNO – Il viaggio è stato lungo, ha attraversato anche la famigerata area a rischio di pirateria sul Corno d’Africa, e infine ha risalito la penisola da Malta alla media di poco più di 4 nodi. Ma finalmente è arrivato: il rigassificatore galleggiante della Olt Toscana Offshore “FSRU Toscana” è da ieri poco più d’un puntino all’orizzonte al largo del Calambrone, subito a nord di Livorno. Il suo arrivo non è cosa da poco: primo perché si avvia la fase dell’operatività, con tutti i collaudi, le prove e le garanzie di sicurezza che fanno parte del progetto; secondo perché si tratta di un progetto da almeno 800 milioni di euro (e probabilmente anche più, con gli ultimi aggiornamenti) e una ricaduta diretta in “compensazioni” per il territorio di quasi 500 milioni in dieci anni.
[hidepost]Dopo il cantiere navale Benetti, che costruisce mega-yachts, è probabilmente il maggior investimento sul mare di questo territorio. Se c’è un’amarezza da sottolineare, è che ci sono voluti dieci anni di burocrazia – esasperata e defatigante – per arrivare al risultato che in altri paesi ha richiesto meno di due anni. Tanto di cappello ai soci dell’operazione – i principali dei quali sono Eon e Iren – che hanno continuato a lottare e non hanno gettato la spugna come ha fatto ad esempio la BP nel basso Adriatico.
Certo il sistema entrerà in servizio – secondo i programmi ufficiali entro la fine dell’anno – in un momento poco felice per i consumi. In grado di erogare fino al 4% del fabbisogno nazionale, il rigassificatore probabilmente marcerà, almeno all’inizio, non a pieno regime. Ma secondo gli analisti il mercato del gas subirà nei prossimi anni significative modificazioni, perché per quanto siano in programma altri gasdotti terrestri, tutti questi passeranno (come del resto gli attuali) in aree di forti conflitti sociali: mentre l’arrivo del gas con le navi non ha contropartite negative e consente anzi di acquistarlo “spot”, di volta in volta dove costa meno.
Di sicuro ci sono anche le ricadute sul territorio, molte delle quali già concretate: solo per parlare di quelle portuali, la nuova “flottiglia” di vigilanza e di supporto dei Neri di cui è stato recentemente presentato il “Guardian”. E l’avventura dell’Olt deve ancora cominciare davvero.
A.F.
[/hidepost]