ROMA – Eppur si muove, verrebbe da dire: perché finalmente, dopo pressioni durate anni e gli ultimi disperati appelli di UCINA, il governo Monti proprio in zona Cesarini ha istituito il registro telematico delle imbarcazioni e navi da diporto.
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Sarebbe interessante capire se i dati del registro telematico saranno presi da quelli disponibili presso la Capitanerie di Porto o dell’agenzia delle Entrate. Nel primo caso sarebbero disponibili unicamente i dati delle unità battenti bandiera italiana (parliamo di sole 37.000 tra imbarcazioni e navi), nel secondo caso si potrebbero avere i dati anche delle bandiere estere intestate ad italiani.
Per dare una valenza a quanto sopra: le Navi da diporto battenti bandiera italiana sono circa 290 (Duecentonovanta), i posti barca per Navi da Diporto sono oltre 7.200 (Dati Ministero dei Trasporti). Considerando che i posti barca non sono vuoti, anzi carenti, si desuma che il rapporto delle navi battenti bandiera Italiana contro quelle estere è di 1/25 ! Spenderemo soldi per un progetto che obbligherà comunque i mezzi della finanza a scorrazzare per mare?