Tempo per la lettura: 2 minuti

Rigassificatore OLT, valvole a mare

LIVORNO – Propedeutici all’arrivo, finalmente, del rigassificatore galleggiante “Golar Frost” per la prossima estate, due importanti interventi sono stati realizzati sul sito di ancoraggio dalla società OLT Offshore LNG Toscana e dalla Società Saipem Spa. Operazioni iniziate dalla nave specializzata “Far Samson” a 22 km circa dalle coste livornesi la settimana scorsa e che si completeranno nei primi mesi del 2012. I lavori rientrano nelle opere necessarie e propedeutiche all’arrivo del terminale di rigassificazione galleggiante (nella foto) in fase di esecuzione nel cantiere navale di Dubai.

[hidepost]

La prima fase dei lavori è stata programmata partendo il 4 dicembre per l’installazione della stazione SSIV (Subsea Safety Isolation Valve), ovvero la valvola sottomarina che, in caso di emergenza, fornirà adeguato isolamento tra il terminale e la condotta verso terra. L’installazione rientra tra gli interventi per garantire le massime misure di sicurezza di cui è dotato il terminale di rigassificazione “FSRU Toscana”, basato su tecnologie semplici, sicure e consolidate.

La “Far Samson” è incappata anche in una dura libecciata che ha costretto a ritardare il programma operativo di qualche giorno. La struttura di sicurezza da istallare – dice una nota della OLT Offshore – si compone di una base che la fissa al fondo del mare e dal modulo della stazione vera e propria, contenente le tubolature e le valvole. La base è una sorta di enorme bicchiere rovesciato detto anche palo a suzione per la tipologia di ancoraggio che prevede il succhiaggio dell’acqua (con l’ausilio dei ROV, i robot sottomarini comandati a distanza dalla nave) contenuta sotto il “bicchiere” creando un effetto sotto vuoto. Il modulo verrà successivamente installato e fissato sulla base.

Il secondo intervento prevede l’installazione del cosiddetto spool, ovvero il tubo di connessione tra la valvola – SSIV – e la condotta sottomarina. Le operazioni saranno realizzate attraverso l’utilizzo della nave “Bar Protector”, nel periodo compreso tra il 13 e il 23 gennaio prossimi. Lo spool verrà posato sul fondo e flangiato alle due estremità (alla pipeline e alla SSIV) con l’utilizzo di sommozzatori. L’intero sistema verrà poi messo in pressione per un numero prestabilito di ore e le flange verranno monitorate costantemente per accertarsi dell’assenza della ben che minima perdita. Successivamente, le attività a mare, che includono il collaudo della condotta, dovrebbero protrarsi invece fino al 5 febbraio e vedranno coinvolte oltre al “Bar Protector” anche un paio di chiatte cisterna per lo stoccaggio dell’acqua prelevata dalla condotta.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Dicembre 2011

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora