Giuramento all’Accademia
La tradizionale cerimonia è stata preceduta di due giorni dalla presentazione del calendario istituzionale – La Marina e il Paese

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa in Accademia Navale.
LIVORNO – Giornate di grande impegno ufficiale quelle del fine settimana all’Accademia Navale. Con la presentazione del calendario ufficiale, un sapiente e anche commosso mix di immagini antiche e moderne, da parte del comandante ammiraglio di divisione Pierluigi Rosati, che ha richiesto uno sforzo notevole – ha detto l’ammiraglio – supportato dall’entusiasmo del personale che ci ha lavorato e dal contributo delle istituzioni cittadine E con la cerimonia del giuramento degli allievi, che si è svolta sabato alla presenza del ministro della difesa Ignazio La Russa, a confermare il grande afflato tra la Marina e lo Stato.
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha salutato all’Accademia Navale gli allievi ufficiali schierati per il solenne giuramento di fedeltà alla patria: 125 allievi ufficiali di cui 123 dei corsi normali tra cui 26 ragazze e 2 allievi piloti di complemento, con inquadrati nella brigata di rappresentanza anche gli allievi stranieri che frequentano i corsi livornesi: da Gibuti, Giordania, Senegal, Azerbaijan, Iraq e Yemen.
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Durante l’intera cerimonia in mare evoluivano le motovedette della Guardia Costiera.
Il ministro era accompagnato dal capo di stato maggiore della difesa generale Vincenzo Camporini e dal capo di stato maggiore della marina ammiraglio Bruno Branciforte. Il comandante dell’Accademia Navale ammiraglio Pierluigi Rosati ha rivolto ai giovani un messaggio di congratulazioni e di auguri, leggendo poi la formula del giuramento, cui ha risposto il boato “Lo giuro”.
Sia Camporini che Branciforte hanno tenuto a sottolineare, nei loro interventi, il mutato ruolo delle forze armate italiane, oggi proiettate sempre più spesso all’estero in missioni di pace internazionali, ma anche impegnate sul territorio e fuori, a fianco della protezione civile e delle altre componenti istituzionali, per cui l’Accademia è oggi una vera università del mare in tutti i sensi. Che prepara i giovani ad una visione non più anacronisticamente legata ai soli aspetti militari – ha ribadito Branciforte – ma mirata a compiti che spaziano dalla difesa delle nostre linee marittime alla lotta al terrorismo, dalle missioni in soccorso dei terremotati di Haiti alla conoscenza delle più avanzate tecnologie.
E sul ruolo internazionale delle nostre forze armate ha articolato il suo intervento il ministro, sottolineando come oggi la presenza dei militari italiani nel mondo sia “portatrice di ordine e libertà” e che i giovani allievi dell’Accademia rappresentino “la migliore gioventù del paese”, quella che sceglie una vita all’insegna del motto “patria e onore” al servizio del paese, con uno spirito “che dovrebbe essere d’esempio a tutti, compresi noi politici”.
Più tardi, in una improvvisata conferenza stampa, il ministro ha anche glissato sulle previsioni per il 14 dicembre (“E’ il giorno che viene prima del 15 e dopo il 13” ha scherzato) ma dichiarandosi poi certo che il governo avrà la maggioranza. “In caso contrario, rispettando le prerogative del presidente della Repubblica – ha concluso – chiederemo che gli italiani siano chiamati ad esprimersi secondo democrazia”.
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