Trasporti merci su strada altri cinque giorni di fermo
Già programmati dal 28 di maggio – Accuse al governo di non voler affrontare l’emergenza per l’intera categoria – Le richieste di CNA-FITA su carburante, Sistri e bonus traghetti
ROMA – Niente da fare, il trasporto merci torna a proclamare un blocco totale dei servizi. A meno di tre mesi dalla conclusione del precedente fermo nazionale – dice una nota di Trasportounito – in una recente assemblea della categoria è stato deciso un nuovo blocco di cinque giorni a partire dal 28 maggio. Dal lunedì al venerdì dell’ultima settimana di maggio dunque il trasporto delle merci su strada sarà di nuovo paralizzato.
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La scelta del nuovo blocco è stata adottata – continua la nota di Trasportounito – “di fronte alla perdurante latitanza del governo che non ha neppure preso in considerazione le istanze della categoria, men che meno fornendo risposte sui temi di assoluta emergenza che rendono ormai impossibile l’operatività della stragrande maggioranza delle imprese di settore”.
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Anche CNA-FITA si è rivolta al governo con un pressante appello per affrontare i principali problemi dell’autotrasporto, compreso lo sblocco degli eco-bonus sulle autostrade del mare. Ecco la nota dell’organizzazione, firmata dalla segreteria nazionale.
“L’ulteriore tassa di 5 centesimi – scrive CNA-FITA – prevista per il finanziamento della Protezione Civile in caso di calamità ci preoccupa molto perché, in assenza di altri provvedimenti del Governo, dimostrerebbe una volontà precisa da parte dell’esecutivo nel non disinnescare la corsa al rialzo dei prezzi alla pompa. Le nostre imprese sono in fortissima difficoltà e il prezzo del carburante, la crisi di liquidità fomentata dalle banche e da un generalizzato prolungamento dei tempi di pagamento da parte dei nostri committenti, deve poter trovare nell’azione del Governo non un ulteriore limite bensì segnali concreti che lascino sperare in un miglioramento. In tal senso la CNA-FITA chiede al Governo Monti di intervenire tempestivamente su alcuni punti:
“Carburante. Il Governo traduca in atti concreti – scrive CNA-FITA – le proposte contenute dalla nostra piattaforma di rivendicazione presentata nelle scorse settimane. Introduzione dell’accisa mobile, sterilizzazione dell’iva sulle accise e maggior impulso alla liberalizzazione della distribuzione carburanti.
“Sistri. Si avvicina la scadenza del pagamento del contributo annuale. Un vero e proprio scandalo che anno dopo anno obbliga le imprese travolte da una crisi economica senza precedenti a dover pagare per nulla. Il Governo sospenda questo imbarazzante balzello e si impegni a trovare meccanismi di compensazione per recuperare i contributi già pagati.
“Eco-bonus autostrade del mare. Questa crisi impone a tutti – conclude CNA-FITA – ma in primis all’esecutivo di fare tutto il possibile per liberare risorse utili alle imprese. Nel caso dell’eco-bonus ambientale destinato ad incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare con riferimento al 2010 e al 2011 i fondi ci sono e tutto sarebbe pronto. Manca invece l’impegno del Governo affinché sblocchi nelle sedi opportune alcune obiezioni da parte delle istituzioni europee. Sarebbe grave in questa situazione perdere alcune decine di milioni già stanziati facendo mancare la nostra voce e rivendicazioni in Europa”.
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