Benedetta primavera
LIVORNO – Come scriveva il poeta Angelo S. Novaro: “passata è l’uggiosa invernata, passata, passata!”
Uggiosa? Un inverno da segnare, come dicevano i romani, con un sassolino nero (nigro lapillo notanda) per indicare quanto sia stato funesto. Guerre, inflazione, carestie, tanti morti in mare, devastazioni urbane, politica con i coltelli tra i denti…
E allora, benedetta primavera: sperando che dopo tre annate di crisi e di problemi per tutto il mondo, almeno con il ritorno della bella stagione i cavalli della buonasorte trascinino sul cocchio degli dei la bella Veris, immagine antica e delicata della più bella stagione dell’anno (il disegno è di Milo Manara che si richiama liberamente a Botticelli).
Auguriamoci, in particolare, che il varo dei tanti progetti legati al PNRR non tardi ancora tanto. Che le decisioni troppo velleitarie e poco realistiche sul “eroismo esasperato” di Bruxelles – vedi anche il testo della nostra apertura in prima pagina – vengano corrette in chiave di maggior realismo. Che il profilarsi di una nuova divisione del mondo in due grandi blocchi politico-economico-militari non si realizzi al peggio. Che….vada anche bene il “Panta rei” (tutto scorre) di Eraclito, ma che le nostre speranze scorrano più veloci di sempre. Auguri!