Italia “arrosto” nel 2020
ROMA – La traiettoria era quella giusta già dall’estate, adesso è ufficiale: il 2022 è l’anno più caldo di sempre in Italia. Il più caldo da 223 anni cioè dal 1800, quando iniziano le serie storiche. Il nuovo record di riscaldamento globale arriva in un anno segnato da La Niña – la corrente dalla fascia equatoriale – e dal suo effetto ‘rinfrescante’ sul clima del pianeta. E dimostra che l’Italia – come gran parte del Mediterraneo – si trova in prima linea di fronte alla crisi climatica: la penisola si riscalda più rapidamente di altre parti del globo.
Grazie a un dicembre straordinariamente caldo, il 2022 si è chiuso con il nuovo record assoluto di caldo per l’Italia. I dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr), elaborati da Michele Brunetti, fissano il primato di caldo in Italia a +1,15°C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
Un dato che è bene guardare anche da un’altra prospettiva – scrive “Rinnovabili” – per comprenderne le implicazioni. Il grafico elaborato dall’Isac, mostra la variazione di temperatura in Italia dal 1800 a oggi rispetto al 1991-2020. Se si prende come riferimento il periodo 1850-1900 – quello che lo Special Report dell’Ipcc sull’impatto di 1,5°C pubblicato nel 2018 assume come standard per il periodo pre-industriale – l’anomalia climatica italiana negli ultimi anni è superiore ai 2,5°C.