Sulla logistica stanco forum a Milano
MILANO – La crisi di governo non frena il “convegnificio” nel quale un po’ tutto il Paese si incarta, alla disperata ricerca di soluzioni che non sono poi praticabili per il commissariamento di fatto della spesa pubblica.
[hidepost]
E’ il caso del terzo Forum Internazionale (?) della Logistica e del Trasporto che si è tenuto giorni fa a Milano, con la presenza – più che altro simbolica: e disarmata, visto che di soldi pubblici non ce ne sono – del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli. Il quale l’ha detto forte e chiaro: non si può più contare come un tempo su risorse pubbliche per le infrastrutture, oltre a quanto di poco può arrivare dalla proposta che accompagna il lungo e travagliato iter della riforma dei porti, quei 100 milioni annui che dovrebbero (potrebbero?) innescare mutui moltiplicatori a fianco dei finanziamenti privati.
Sostanzialmente stanco lo sviluppo del dibattito. Si è partiti dallo studio del professor Andrea Boitani sulle infrastrutture della logistica dell’area lombarda commissionato dalla Fiera di Milano per arrivare a una tavola rotonda in cui Mauro Moretti (Trenitalia), Nereo Marcucci (Assologistica), Paolo Uggè (Conftrasporto-Fai) e il solito sottosegretario Bartolomeo Giachino (una specie di santo martire sulla graticola) hanno ripetuto ciascuno le proprie ormai stanche litanie, compresa quella delle 51 azioni previste dal “Piano dei piani” del governo, che è sullo scalo da anni ma che non sembra affatto vicino al varo concreto.
A.F.
[/hidepost]