Categorie CE, quale mare affrontano

Nella foto: Una situazione a rischio.
ROMA – Fa parte delle prescrizioni del Codice della Nautica da diporto, ma come scrive sul suo sito “Barche a motore” non è male di questi tempi fare un ripasso, perché l’anomala situazione di alte pressioni e mare piatto potrebbe aver presto fine.
Le categorie di progettazione marcate CE sono quattro e si riferiscono alle condizioni meteo accettate. Questo significa che se qualcuno si trova nei guai per navigare in condizioni meteo più gravi di quanto annesso, viene ritenuto responsabile di eventuali sinistri a sé ed altri.
Ecco le categorie:
A: tutte le imbarcazioni che sono state progettate per resistere a venti superiori a forza 8 (secondo la scala Beaufort) e ad un’altezza d’onda superiore a 4 metri (con esclusione di circostanze estreme quali tempeste, uragani, onde anomale);
B: tutte le imbarcazioni che sono state progettate per resistere a venti di forza 8 e ad un’altezza d’onda fino a 4 metri;
C: tutte le imbarcazioni che sono state progettate per resistere a venti di forza 6 e ad un’altezza d’onda fino a 2 metri;
D: tutte le imbarcazioni che sono state progettate per resistere a venti di forza 4 e ad un’altezza d’onda fino a 0,3 metri.
Le imbarcazioni che invece non sono in possesso di Marcatura CE fronteggiano limiti differenti, e possono navigare, in base all’abilitazione, senza limiti dalla costa, o fino a 6 miglia dalla costa e senza limiti nelle acque interne. Non c’è dunque alcun riferimento diretto meteo, ma non vuol dire che non si debba tenerne conto.