La sorpresa del mega-yacht
LIVORNO – E’ arrivato due giorni fa quasi di sorpresa, mettendo in moto – ovviamente – tutti i servizi di sicurezza del porto. Perché si tratta non solo di uno dei più grandi yacht del mondo. celebrato in tutte le riviste specializzate e oggetto d’invidia di molte teste coronate, ma anche perché è lo yacht personale del re dell’Arabia Saudita, Abdullah Fahd e della sua numerosa famiglia. Il mega-yacht “Prince Abdullahaziz” è stato prontamente fatto attraccare alla banchina 76, la sponda a terra del superbacino di carenaggio, che ha il doppio vantaggio di essere in zona privata (del cantiere Azimut-Benetti) e di non avere scomodi vicini. Tutta la parte logistica e di assistenza è stata gestita dall’agenzia marittima G. Panessa di Livorno, che è considerata tra le più affidabili in questo delicato settore.
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Ufficialmente lo yacht, partito dalla sua base normale che è Montecarlo, doveva attraccare a Genova ma ha poi preferito Livorno. A bordo, personaggi strettamente in incognito, almeno ufficialmente. E peraltro lo yacht viene anche “charterizzato” in certi periodi dell’anno, ovviamente a chi se lo può permettere: per cui è difficile che a bordo ci sia gente “normale”. Basta conoscere le caratteristiche del panfilo per capirlo: è lungo 147,5 metri (il doppio di un traghetto di quelli della linea con l’Elba), largo 18,5, ha un ponte di atterraggio per elicotteri, una potenza motrice in grado di farlo filare a oltre 22 nodi. Sui suoi cinque ponti c’è di tutto: dalla palestra alla sauna, dalla sala da gioco ai saloni per gli intrattenimenti, oltre ovviamente a una serie di suites arredate con il massimo del lusso. Questa che è stata descritta come una delle meraviglie dei nostri mari è stata costruita nel 1984 in Danimarca, dal cantiere Helsinger Vaerft, ma è arredata con quadri d’autore molti dei quali di firma italiana. Dovrebbe salpare nella giornata odierna, per destinazione (ufficialmente) sconosciuta.
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