Catena logistica problematiche anche nel 2022?
LONDRA – Anche se con sfumature diverse, c’è una certa unanimità tra gli analisti del settore logistico nel ritenere che le difficoltà delle supply chain globali perdureranno per il 2022 (alleviandosi secondo alcuni verso l’estate o perdurando anche per il 2023 secondo altri). Lo riporta “Supply Chain Italy” con il seguente rapporto.
A interpellare alcuni dei maggiori esperti è stata Bloomberg, che però ha innanzitutto messo in guardia rispetto al fatto che già il 2021 – anno in cui i problemi secondo le previsioni avrebbero dovuto alleviarsi – è stato invece caratterizzato da grandissime crisi e quindi ogni congettura sul futuro va presa con molta cautela.
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Fatta questa premessa, tra i pessimisti si conta innanzitutto Alan Murphy di Sea-Intelligence, secondo il quale anche nel caso in cui le congestioni portuali si risolvessero restano comunque grandi quantità di scorte che finora non sono state trasportate. “Gli ultimi dati dell’Us Census Bureau non mostrano segni di un rallentamento della spesa dei consumatori statunitensi in beni durevoli, quindi restiamo dell’idea che continueremo a vedere una carenza di capacità (di trasporto, ndr) per tutto il 2022, con una possibile risoluzione nel 2023.” Va aggiunto che, proprio in relazione all’andamento della domanda dei consumatori, ha un’opinione diversa Steve Saxon (McKinsey), per il quale invece nel corso di quest’anno e in particolare “verso l’estate” questa andrà finalmente a spostarsi sui servizi (dalle merci), alleggerendo la pressione e facilitando i trasporti. Anche per Kiki Sondh (Oxford Economics) è probabile una evoluzione simile: “Le difficoltà delle spedizioni si attenueranno nel corso dell’anno. Man mano che i problemi di fornitura di manodopera in tutte le catene di approvvigionamento logistiche diminuiranno e la carenza di spazio di magazzino verrà gestita, nella seconda metà del 2022 il trasporto marittimo sarà destinato a riprendersi”.
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