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Tre navi da crociera finalmente a Livorno

LIVORNO – “Prima del covid non avrebbero certo fatto notizia, anzi, sarebbero stato un segnale di crisi del settore: adesso i 45 pullman utilizzati per i turisti delle tre navi in porto vogliamo vederli come un piccolo segnale di ripresa”. È stato questo il commento di Pasquale Scalesia presidente di CNA Fita Ncc Bus e rappresentante del consorzio livornese CSB (Cruise Service in Bus), alle prenotazioni di mezzi generate dalle tre navi da crociera. “I passeggeri sono diminuiti – continua Scalesia – ed anche i tour venduti a bordo: di conseguenza c’è meno lavoro anche per noi, ma in confronto allo zero assoluto di questi due anni (il settore si era fermato a novembre 2019) speriamo sia l’inizio di una decisa inversione di tendenza. Siamo comunque ormai al finale della stagione delle crociere ma questo lavoro ci fa sperare che in primavera possa tornare il crocierismo vero, anche se sarà difficile tornare ai livelli del pre-covid, in cui venivano prenotate anche punte di 140-160 pullman al giorno”.

“Nel frattempo sono molti i fattori cambiati nel settore degli Ncc Bus – afferma il coordinatore di CNA FITA Livorno Alessandro Longobardi – il gasolio è rincarato fortemente, mancano gli autisti e le perdite di fatturato causa covid hanno indebolito le aziende. Le imprese hanno lavorato nell’integrativo al trasporto pubblico locale per le scuole, per assicurare agli studenti i viaggi in sicurezza, ma ci cono stati molti problemi di ritardo dei pagamenti da parte della Regione, tanto che nel livornese ci sono ancora centinaia di migliaia di euro da riscuotere. Già le tariffe erano bassissime, con il rincaro del gasolio la situazione si sta complicando. In più c’è l’incognita della nuova gestione del servizio da parte di Autolinee Toscane di cui si sa ancora veramente poco”.

“Le tre navi hanno creato un po’ di movimento, poco, anche per gli Ncc Auto – afferma il presidente di CNA Fita Ncc Auto Fabrizio Colombaioni e responsabile del consorzio Limousine Service Livorno – che sono fra le imprese che maggiormente hanno sofferto durante il covid. Confidiamo adesso di poter partire con qualche progetto con le amministrazioni comunali che finalmente potrebbero impiegare questi mezzi per un trasporto più sostenibile, più modulare e dando nuove risposte all’utenza, soprattutto quella a domanda debole o per le categorie svantaggiate”.

Pubblicato il
20 Ottobre 2021

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