Torna in vita il silos Matarrese a Livorno
LIVORNO – È stato, per gli ultimi trent’anni, un monumento ingombrante e inutile di archeologia portuale: il grande silos granario Matarrese, tra la calata Sgarallino e la darsena dei traghetti ha smesso da tempo di accogliere il grano ed è stato utilizzato solo per sostenere le antenne degli apparati di scoperta radar e Gps del porto: salvo un anno fa quando ha ospitato una gigantografia della mostra di Modigliani, ancora oggi presente malgrado qualche acciacco del tempo.
Eppure da almeno un paio d’anni ci si lavorava con impegno per il recupero monumentale dell’opera. Un recupero programmato dalla presidenza della Porto Immobiliare Spa affidata al dottor Lorenzo Riposati – succeduto a Guido Asti – e che adesso arrivato alla conclusione del primo step.
Questa prima parte del recupero sarà formalmente inaugurata con una serie di iniziative in programma dal 18 al 20 di questo mese, che vedranno in primo piano gli enti cui la struttura appartiene: la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e l’Autorità di Sistema Portuale. Le aree interne recuperate hanno permesso di ritrovare la struttura primigenia, progettata nel 1924, con i grandi colonnati di sostegno dei piano superiori e i depositi del grano.
Si tratta comunque di un primo passo – dicono Lorenzo Riposati e Luciano Guerrieri – perché si proseguirà anche con i piano superiori, per i quali son previsti utilizzi mussali ma anche operativi.
Sul silos si sono succeduti negli anni progetti, tentativi e proposte: compresa quella di farne un grande albergo panoramico con annessa area coperta di parcheggio, a servizio di quello che dovrebbe diventare il grande terminal crociere. Se ne occupò in particolare l’avvocato Angelo Mancusi, già presidente della Camera di Commercio, a nome di una società internazionale: progetto finito nel nulla dopo anni di tentativi.
Adesso l’ex silos torna a vivere e a fornire al porto un insieme di locali funzionali a molti usi. Se ne parlerà all’inaugurazione: non escludendo alcune piacevoli sorprese.