Vincere il Covid-19 con la logistica avanzata

Daniel Dombach
RECHTHALTEN – Daniel Dombach, direttore di EMEA Industry Solutions, Zebra Technologies Corporation (NASDAQ: ZBRA) ha spiegato in una lunga intervista sui media internazionali l’importanza della tecnologia logistica per stare al passo con le nuove varianti del virus da Covid-19. Attraverso le tecnologie – sottolinea – è possibile digitalizzare ogni fase del processo di distribuzione e di somministrazione del vaccino. Ad oggi sono oltre 900 milioni i vaccini Covid-19 somministrati in tutto il mondo e la distribuzione globale continua ad accelerare. Non possiamo che considerarlo – ha detto – un trend positivo.
Per citare alcuni provvedimenti essenziali: tracciamento in tempo reale, computer mobile intelligenti e tablet, scanner di codici a barre estremamente precisi, sensori di rilevamento della temperatura, analytics di ultima generazione. Se adeguatamente integrati, questi strumenti possono aiutare ogni azienda e ogni figura coinvolta nella distribuzione e somministrazione dei vaccini contro il Covid-19 a eseguire con sicurezza e precisione le operazioni essenziali.
Ecco un estratto della lunga intervista, che è all’esame anche degli organismi internazionali responsabili.
“Dopo un anno di lockdown, finalmente uno spiraglio. Sono oltre 900 milioni i vaccini Covid-19 somministrati in tutto il mondo e la distribuzione globale continua ad accelerare. Non possiamo che considerarlo un trend positivo dato che nei Paesi in cui la diffusione del vaccino è stata maggiore, sono stati registrati segni positivi riguardo l’efficacia. Uno studio, ad esempio, ha rilevato che la distribuzione del vaccino Pfizer BioNTech in Israele ha contribuito a ridurre i casi del 94%.
Ad ogni modo la pandemia è tutt’altro che finita. Negli ultimi sei mesi sono emerse molte nuove varianti in diverse parti del mondo, alcune delle quali sembrano essere più trasmissibili o più resistenti alle prime formulazioni dei vaccini. Nonostante severe restrizioni su viaggi e regole ferree di quarantena, la variante B.1.1.7 del Covid-19, individuata per la prima volta alla fine del 2020, nel Regno Unito ad aprile, è diventata il ceppo dominante negli Stati Uniti, come confermato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
La comunità scientifica è d’accordo sul fatto che più permettiamo al COVID-19 di diffondersi, più alta è la probabilità che compaiano nuovi e pericolosi ceppi. Accelerare la distribuzione globale del vaccino con la massima efficienza possibile è, ad oggi, più essenziale che mai.
Le maggiori difficoltà del comparto logistico quali le lacune nelle catene di distribuzione, la variabilità del rendimento effettivo dei vaccini o la mancanza di trasparenza da parte di organismi sanitari e amministrativi, hanno contribuito a ritardare o addirittura interrotto la distribuzione dei vaccini, sia nei Paesi in via di sviluppo, sia nei Paesi europei avanzati. Conseguentemente, la logistica avanzata e la tecnologia di tracciamento sono diventate fondamentali per superare questo tipo di difficoltà.
Se digitalizzassimo ogni fase del processo di distribuzione e di somministrazione del vaccino – sostiene Dimbach – diventerebbe più facile creare dei punti di contatto – cruciali – all’interno delle catene di distribuzione. Questo, a sua volta, aiuterebbe a migliorare il coordinamento tra tutte le figure coinvolte, molte delle quali potrebbero non aver mai lavorato insieme fino a quel momento. Attraverso le tecnologie digitali è possibile eliminare i buchi neri dei dati, così da aumentarne l’efficienza, la velocità e la sicurezza. Tracciamento in tempo reale, computer mobile intelligenti e tablet, scanner di codici a barre estremamente precisi, sensori di rilevamento della temperatura, analytics di ultima generazione. Se adeguatamente integrati, questi strumenti possono aiutare ogni azienda e ogni figura coinvolta nella distribuzione e somministrazione dei vaccini contro il Covid-19 a eseguire con sicurezza e precisione le operazioni essenziali.
Per esempio, l’utilizzo di dispositivi di tracciamento wireless come tag RFID o registratori di dati elettronici sui pallet e sugli imballaggi utilizzati per spedire i vaccini, può consentire la raccolta di informazioni utili per la localizzazione e la registrazione della temperatura, che possono essere poi condivise tra i responsabili della pianificazione logistica e della reportistica. A seconda del tipo di tecnologia utilizzata, i dati possono essere aggregati e distribuiti tramite grafici di facile comprensione disponibili su cloud. In altri casi, i dati potrebbero essere disponibili per il download su app mobili tramite dispositivi abilitati Bluetooth™ all’arrivo a destinazione. Ad ogni modo, la tecnologia di localizzazione è fondamentale per ottenere:
Conferma rapida dello stato della spedizione a ogni punto di consegna.
Miglior coordinamento delle operazioni tra fornitori di servizi logistici e sanitari.
Migliore identificazione e risoluzione delle cause di rallentamento che incidono sulla distribuzione e somministrazione del vaccino.
Fiducia nelle prestazioni della cold chain.
Da non dimenticare, la tracciabilità logistica e il monitoraggio della temperatura dei vaccini – conclude Dombach – non si interrompono una volta che i vaccini arrivano alle loro destinazioni finali.