Costi energetici in Italia forte gap con l’esterno
MILANO – I costi dei vettori energetici – scrive Ajcom Net – sono insostenibili in Italia. A pagare maggiormente lo scotto sono le piccole e medie imprese, con una perdita di fatturato pari al 76% della propria spesa energetica ed una perdita di valore aggiunto pari al 36% della stessa. A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico.
«Nelle grandi industrie la perdita di fatturato varia invece tra il 6% ed il 26% della spesa energetica» sottolinea Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com, scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30 del 2020.
Partendo dallo studio dell’ultimo rapporto disponibile dell’Enea sui dati pervenuti dalle diagnosi energetiche obbligatorie (Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2019), Ener2Crowd.com è riuscita – in collaborazione con il GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa green – a calcolare questo “gap di competitività”.
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«L’elaborazione è stata fatta tenendo contro della bolletta energetica e dei dati di consumo nazionali. Così è stato possibile calcolare che ogni 1.000 euro investiti in soluzioni di riduzione dei consumi oppure in efficientamento energetico è in grado di generare un risparmio diretto di costi energetici di 370 euro l’anno» ribadisce Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.
Insomma l’investimento si ripaga da solo in meno di 3 anni. Ma, proprio come – su un altro livello, quello dei privati – accade per il Superbonus 110%, non tutte le aziende hanno saputo cogliere questa opportunità.
La perdita totale, calcolata da Ener2Crowd.com in collaborazione con il GreenVestingForum.it, è di 27 miliardi di euro annui, pari all’1% del fatturato totale delle imprese italiane, di cui ben 21 miliardi di euro nel segmento delle piccole e medie imprese.
«Per recuperare l’extra-costo energetico del sistema imprese italiano ci vorrebbero ora 25 miliardi di euro di investimenti, un ammontare che porterebbe a generare una crescita di valore aggiunto complessivo di 16 miliardi di euro» spiega Giorgio Mottironi.
In altri termini si tratterebbe di raddoppiare l’attuale volume di investimenti nel comparto energetico ed aumentare di circa 25 volte quelli nel campo dell’efficienza energetica.
Per sostenere un flusso diretto ed efficace di risorse verso queste opportunità di trasformazione esiste oggi l’energy crowdfunding di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di investimenti “diffusi” nella green economy, con una community che già oggi conta3 mila investitori, che nel 2020 ha erogato 1,6 milioni di euro a favore di aziende pronte a ridurre i loro impatti ambientali migliorando nel contempo la propria competitività e chepunta nel 2021 a 24 raccolte per un totale di ulteriori 3 milioni di euro.
Come già sottolineato gli obiettivi per il 2021 puntano a 24 raccolte per un totale di 3 milioni di euro. Un traguardo che sarà facilmente raggiunto grazie alla continua crescita di iscritti su Ener2Crowd.com, persone che hanno scelto di impiegare i propri risparmi per costruire un futuro migliore, certamente, ma anche per garantirsi degli ottimi interessi nel presente dato che la natura dei progetti permette di ripagare in modo “sostenibile” fino al 6% di interesse lordo annuo. Interessi più che accettabili per le aziende che riescono a veder finanziare i loro progetti in pochi giorni o – come accade – anche in poche ore.
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