Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Per Circle SpA bilanci e utile tutti in crescita

MILANO – Il Consiglio di Amministrazione di Circle S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio per l’esercizio 2020. Ecco i principali elementi:

– Valore della produzione consolidato in crescita del 23%, pari a euro 7,5 milioni.

– Ricavi dei prodotti software proprietari in crescita del 30%.

– Utile netto della capogruppo circle spa pari a euro 0,6 milioni, in crescita del 10%.

– PFN (cash positive) a 0,6 milioni di euro, in miglioramento dell’85%.

– Servizi federativi in modalità saas +55% nel primo bimestre 2021.

Luca Abatello, ceo di Circle S.p.A. ha così commentato i risultati raggiunti nell’esercizio 2020 che, nonostante le criticità legate alla pandemia da Covid-19, ha confermato il trend di crescita del Gruppo sia sotto il profilo dei risultati economico-finanziari, sia per quanto riguarda i progetti portati a compimento e i nuovi business sviluppati: “Il 2020 si è contraddistinto per un ulteriore aumento double digit (+30%) dei ricavi legati ai software proprietari e per la reattività che Circle ha dimostrato ampliando rapidamente la propria offerta con i nuovi servizi federativi, servizi agili e flessibili pensati per rispondere alla forte domanda di digitalizzazione logistica che si era già progressivamente manifestata negli ultimi anni, ma cui la pandemia ha impresso un ulteriore e abbastanza repentino slancio.

[hidepost]

Con riferimento alla strategia di crescita per linee esterne perseguita, come annunciato lo scorso 30 novembre, riteniamo di particolare centralità l’accordo di joint venture con Magellan, realtà portoghese attiva nel campo dell’advocacy presso le Istituzioni europee con cui stiamo integrando il team della Circle Connecting EU per massimizzare la nostra capacità di beneficiare delle opportunità derivanti dal fondo Next Generation EU e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Importantissimi piloti di progetti EU su servizi innovativi marittimi, logistici e doganali sono poi in corso nel Mediterraneo, con la partecipazione di due dei più importanti armatori italiani, Ignazio Messina & C e Tarros.

Ricordo inoltre che a luglio abbiamo rafforzato Log@Sea portando al 51% la nostra partecipazione nella rete di impresa per essere ancora più incisivi nell’offerta al mercato di servizi per la digitalizzazione dei nodi portuali e intermodali grazie anche ai più evoluti moduli di VCA (“Video Content Analysis”) basati su tecniche di Machine Learning e Deep Learning (“AI technology”), Blockchain e IoT.

Infine, vorrei menzionare due importanti tasselli che stanno dando ulteriori elementi di competitività alla nostra organizzazione: le nuove linee di business EU Branding, che ha come mission il rafforzamento del posizionamento a livello europeo di aziende e organizzazioni attive nei settori portuale, dei trasporti e della logistica, e Optimization 4.0, che porterà avanti progetti di ottimizzazione dei principali porti ferroviari e dei nodi logistici intermodali”.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Aprile 2021

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora