“En plein” per RAM sulle gare europee Ten-T
La società per le Autostrade del mare è stata accettata per 4 dei 5 progetti italiani – L’Adriatico in “pole position”

Tommaso Affinita
I finanziamenti europei nell’ambito delle reti TEN, per 350 milioni nel periodo 2007-2013 sulle Autostrade del mare sono oggetto di questo nostra intervista all’amministratore delegato di RAM, avvocato Tommaso Affinita.
ROMA – Presidente Affinita, com’è andata quest’anno con le gare comunitarie a carico dei fondi TEN-T?
“Devo dire, con una punta di soddisfazione, che è stato quasi un en plein per quanto riguarda l’Italia ed in particolare RAM; infatti la nostra Società è presente in 4 dei 5 progetti complessivamente aggiudicati all’Italia per un valore complessivo di finanziamenti per circa 16 milioni di Euro, cui si aggiungerà una quota equivalente di co-finanziamento nazionale”.
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Una volta tanto si è lavorato bene da parte italiana.
“Va senz’altro riconosciuto il forte e positivo impegno dei tanti soggetti che, con l’efficace coordinamento del ministero delle Infrastrutture, hanno lavorato a questi progetti ritenuti alla fine meritevoli di accoglimento e di sostegno finanziario in una selezione comunitaria che è molto dura, perché ci vede in lizza con i sempre agguerriti competitors in particolare del Nord-Europa”.
Si tratta di progetti importanti per il settore marittimo del nostro Paese?
“Sono progetti di grande respiro strategico che coinvolgono direttamente molte Autorità portuali, la nostra RAM, centri universitari di ricerca ed importanti soggetti privati. Si tratta di iniziative che contribuiranno a far crescere il cluster marittimo-portuale e ad aumentarne la competitività sullo scenario internazionale, in un momento in cui si spera di gettare alle nostre spalle gli esiti pesanti della crisi globale, che ha ovviamente colpito anche i traffici marittimi. Non mancano ora segnali di ripresa e rispetto a questo prevedibile nuovo trend di sviluppo il nostro sistema, la portualità ma direi l’intero comparto logistico deve saper cogliere la sfida della competitività, superando debolezze strutturali e criticità da cui è stato fin qui fortemente condizionato”.
Tra quelli aggiudicati dall’Unione Europea, qual’è per RAM il progetto di maggiore rilievo?
“«Adriatic Gateway» – che è stato predisposto da RAM e da TLS Europe in stretta intesa con il ministero delle Infrastrutture – è il progetto, di durata quasi biennale, al quale lavoreremo con particolare impegno, soprattutto per la sua portata strategica; “Adriatic Gateway” intende infatti creare le condizioni per un sistema di collegamenti marittimi in grado di raccogliere i flussi di traffico provenienti soprattutto dal Mediterraneo Orientale e riconnetterli agli assi transeuropei della Rete TEN-T attraverso i Porti del Nord Adriatico (Ancona, Ravenna, Venezia, Monfalcone, Trieste e Capodistria). Si vuole in questo modo contribuire ad un bilanciamento delle attuali dinamiche dei traffici marittimi che continuano a registrare un ruolo prevalente del Northern Range, cioè dei grandi Porti nord-europei, valorizzando l’alternativa offerta dal Corridoio Adriatico come porta di accesso meridionale ai mercati europei. Le risultanze del progetto potranno essere particolarmente utili in questo momento nel quale si vanno manifestando importanti iniziative di investimento sugli scali del Nord-Adriatico (penso al progetto di UNICREDIT per la piattaforma di Trieste-Monfalcone ovvero al terminal offshore proposto dall’Autorità portuale di Venezia) e potranno dunque offrire un utile quadro di riferimento per lo sviluppo di queste iniziative”.
Concretamente, come si articolerà il progetto “Adriatic Gateway”?
“Muovendo da una analisi della domanda e dell’offerta dei servizi di trasporto e della logistica di potenziale interesse per il versante adriatico ed anche da una ricognizione delle infrastrutture e dei piani di sviluppo in essere, il progetto intende pervenire alla progettazione di un “Adriatic Gateway” di eccellenza che include l’individuazione delle aree, le dotazioni infrastrutturali, la progettazione dei terminal e dei centri logistici, i servizi portuali e gli aspetti organizzativi, le procedure per la sostenibilità ambientale. Il progetto si prefigge inoltre di identificare il grado di integrabilità dei porti nella Gateway, in modo da valorizzarne la complementarietà e le sinergie; è prevista poi la realizzazione di un piano d’azione per lo sviluppo della Gateway, che definisce le condizioni di fattibilità e di attuazione del progetto. Il piano comprende cosa si potrebbe fare, come fare, in che tempi e a quali costi; vengono inoltre individuate le azioni di supporto necessarie per lo sviluppo del piano e definite alcune raccomandazioni per il decisore politico e per gli altri stakeholders, del settore privato e pubblico, a livello nazionale ed europeo. Il progetto della Gateway sarà costruito attraverso un’interazione continua con gli stakeholders delle Regioni interessate in modo da coinvolgere i diversi soggetti istituzionali interessati e tutti gli operatori del trasporto e della logistica. In particolare, RAM intende procedere, nello sviluppo del progetto, in stretta collaborazione con NAPA, l’Associazione dei Porti del Nord-Adriatico.
Quali sono gli altri progetti ai quali partecipa RAM?
“Come dicevo in precedenza, oltre ad aggiudicarsi il finanziamento per “Adriatic Gateway”, RAM è presente in altri tre progetti accolti dall’Unione Europea e questo consentirà un opportuno coordinamento di tali iniziative. Si tratta del progetto MOS24 che intende contribuire alla realizzazione di un centro per la promozione delle co-modalità; partners di tale progetto sono, tra gli altri, l’Autorità portuale di Genova, Malta Freeport, UIRNet, il Centro di eccellenza (CIELI) dell’Università di Genova. Vi è poi il progetto MOS4MOS al quale partecipano le A.P. di Livorno, Salerno e Valencia, Atlantica di Navigazione ed alcuni Interporti; ed infine, di grande utilità, sempre per il versante adriatico, è il progetto “Adriatic Gateway ITS” che intende favorire la costruzione di un network informatico per i porti aderenti a NAPA, in modo da utilizzare una piattaforma condivisa di comunicazione operativa tra gli scali ed i diversi operatori. Oltre ai progetti comunitari, RAM è risultata aggiudicataria e Capo-fila del Progetto “IPA Cross Border Programme”, al quale partecipano Croazia, Slovenia, Bosnia ed Albania, e che prevede la realizzazione di un “master-plan” delle Adm per i Paesi dell’altra sponda adriatica in via di adesione all’Unione Europea.
Dunque, presidente Affinita, il lavoro per RAM non manca di certo.
“E’ veramente un periodo di intensa attività per RAM: a fine anno avevamo completato e consegnato agli Uffici della Commissione il Master Plan di “West-Med”, cioè delle Adm per il Mediterraneo Occidentale, elaborato insieme a Francia, Spagna e Malta ed ora ci accingiamo a lavorare con entusiasmo a questi nuovi progetti che guardano anche al quadrante orientale del Mediterraneo ed al Corridoio Adriatico in modo da bilanciare la diffusione geografica delle “Autostrade del Mare”. Ovviamente RAM sta continuando a lavorare anche sul versante degli incentivi all’auto-trasporto, soprattutto all’ecobonus, e va dato atto al Governo, in particolare al ministro Matteoli ed al sottosegretario Giachino, dell’impegno profuso per il finanziamento dell’annualità 2010, con l’intento di garantire la continuità di questo strumento che si è rivelato prezioso per il trasferimento di traffico commerciale sulla modalità marittima e che viene guardato con sempre maggiore interesse a livello comunitario; a RAM è stata anche affidata la gestione di ulteriori incentivi per le aggregazioni aziendali e la formazione professionale per l’autotrasporto nonché il recente “ferro-bonus”, una misura che vuole anch’essa favorire una modalità alternativa al trasporto su strada.
Per concludere, presidente Affinita, come incideranno le turbolenze in atto nel Nord-Africa nello sviluppo della rete di AdM nel Mediterraneo?
“Abbiamo intensamente lavorato ad una prospettiva di diffusione e di valorizzazione delle Adm come strumento di sviluppo dei traffici infra-mediterranei e di integrazione della Sponda Sud del Mediterraneo con l’Europa comunitaria; i drammatici eventi di questi giorni possono certo far segnare una battuta d’arresto rispetto ai programmi che sono in campo. Voglio però essere fiducioso e sperare che, superate le attuali convulsioni, l’avvento di regimi democratici faciliti ancora di più la ripresa dei traffici commerciali nel bacino del Mediterraneo; ne hanno bisogno certamente quei popoli ma anche noi europei che non possiamo rimanere testimoni inerti di quel che accade in Nord-Africa; la pacificazione e la crescita economica di quell’area sono di vitale importanza per l’Europa e soprattutto per il nostro Paese”.
Antonio Fulvi
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