Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Da Laghezza: “Voce all’impresa del cluster mare”

Alessandro Laghezza

LA SPEZIA – “Da un lato un momento politico che rende a dir poco complesso – scrive Alessandro Laghezza – anche solo pensare a un nuovo Ministero, benché motivato da buone intenzioni e da valide ragioni, come quello “del mare”; dall’altro, la necessità cogente di realizzare nel tempo più breve possibile un centro in grado di raccogliere gli input delle imprese e del settore portuale, marittimo e logistico nel suo complesso per non sprecare l’occasione, se tale sarà in funzione della serietà dei progetti, del Next Generation EU”.

[hidepost]

Secondo il presidente di Confetra Liguria, il cluster esteso dei traffici marittimi, dei porti e della logistica è oggi fragile ed esposto come non mai ai rischi di strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che fare con le reali motivazioni. Al tempo stesso non può permettere a nessuno di tenerlo fuori o ai margini del dibattito sugli interventi prioritari di cui ha bisogno e che riguardano scelte infrastrutturali, riforma della governance portuale e una digitalizzazione che sia in grado una volta per tutte di contenere l’impatto negativo della burocrazia sull’efficienza del settore.

“È forse necessaria oggi – sostiene Laghezza – una vera e propria chiamata alle armi di tutto il mondo dell’impresa che opera in questo settore per far sentire una voce forte, per scongiurare scelte clientelari e tentare di costruire proprio a partire dal mare, le basi per un rilancio complessivo del Paese”.

*

LA SPEZIA – Il Propeller della Spezia, presieduto da Giorgio Bucchioni, sostiene a sua volta, con forza e convinzione, con i suoi oltre sessanta soci, la richiesta del Propeller nazionale al Governo di istituire il Ministero del Mare. Il mare deve essere inteso globalmente come rilancio dell’intera economia secondo un approccio culturale diverso, in una visione olistica integrata e sostenibile. Alla portualità italiana serve una visione d’insieme dove le interconnessioni tra Porti, reti stradali e ferroviarie, supportate da un adeguato sistema di logistica integrata e innovativa, rivestano un ruolo determinante, anche attraverso lo sviluppo della cosiddetta “smart logistic”. Occorre una verifica sulla reale attuazione del PSNPL – afferma ancora Bucchioni – per rientrare nella Pianificazione Spaziale Marittima coerentemente alla Politica Marittima Integrata europea, con una visione e una strategia nazionale. La necessità di un Ministero dedicato è peraltro confermata dagli altri Paesi del Mediterraneo: la Grecia e Cipro hanno un Ministero del Mare, la Francia ha istituito un segretario del Mare che risponde direttamente al presidente per l’intera strategia marittima, la Spagna ha potenziato le strutture di “Puertos del Etado” e del Ministero de Fomento. Da rilevare che l’appello per l’istituzione del Ministero del Mare è del Propeller che è un’associazione apolitica che ha tra i suoi scopi promuovere, appoggiare e sviluppare le attività marittime per migliorare le relazioni umane e i rapporti internazionali e promuovere il commercio, le pubbliche relazioni e uno spirito di amicizia e di propositi comuni tra persone impegnate e interessate nelle attività connesse ai trasporti marittimi, terrestri, aerei. Raggruppando più di 1500 rappresentanti del Cluster Marittimo in tutto il Paese – conclude Bucchioni – il Propeller rappresenta un termometro importante della crescente e pressante domanda del Cluster marittimo di unificazione delle competenze legate al Mare e per questo chiede anche a tutte le altre Associazioni del Cluster perché si uniscano nella richiesta alla politica di un Ministero del Mare”.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Gennaio 2021

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora