Enel e lo “scouting” nelle sue ex centrali
LIVORNO – Sul progetto di piastra logistica dell’Enel al posto della centrale di Viale Orlando ormai dismessa, il campo si allarga. L’Enel infatti ha un progetto assai più vasto non solo per Livorno: la sua strategia sulle piastre logistiche – ci dicono da Roma – riguarda anche altre centrali dismesse, da Civitavecchia a Taranto e oltre. Il colosso elettrico nazionale, nel quadro del progetto di un vero network di piastre logistiche, sta lavorando sia in campo nazionale con i ministeri competenti, sia con l’agenzia delle dogane perché punterebbe, ovviamente, al duty free. Nei suoi piani si sottolinea che le varie piastre logistiche non farebbero concorrenza alle realtà locali esistenti, ma aprirebbero nuovi traffici con gli oltre 130 paesi in cui Enel opera e che sono disseminati su almeno tre continenti. Termine usato da Enel: “fare scouting” per nuove merci da importare e quindi nuovi traffici.
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Si parla, come qualcuno ipotizza, di tempi lunghissimi? Mica tanto: da quello che si è capito, nell’area della ex centrale di Livorno potrebbe sorgere il primo capannone tra la fine del 2021 e l’inizio dell’anno successivo. Utopia, visti gli innumerevoli ostacoli solo della burocrazia urbanistica? Resta il fatto che l’interporto Vespucci di Guasticce vede la cosa con silenziosa (per ora) preoccupazione. Anche negli altri porti interessati la cosa non sta passando in silenzio. S’incrociano le domande: e si sono ormai attivate anche alcune delle associazioni degli operatori.
Per quanto riguarda Livorno se n’è occupata la Spedimar, anche con contatti sia direttamente con i vertici Enel sia con la Dogana e la Regione. Un paio di riunioni sarebbero state già fatte, ma al momento non ci sono prese di posizione ufficiali.
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