La giga-Grimaldi “Eco Valencia” alla Sintermar
LIVORNO – In questi tempi di costante allarme per la pandemia, ogni buona notizia è davvero una zattera di salvataggio per lo spirito. Così accogliamo con sollievo l’avvenuta consegna al gruppo Grimaldi della “Eco Valencia”, la prima delle dodici giga-ro/ro destinate in gran parte alle rotte del Mediterraneo, capaci di 500 trailer ciascuna. E specialmente la conferma che la nave è in navigazione verso Livorno, dove approderà entro la prossima settimana. Per Livorno sarà una riprova dell’aumentato pescaggio fino al terminal di destinazione, la Sintermar: per tutti sarà la conferma che la grande compagnia italiana non ha tirato i remi in barca in attesa che passasse “a’ nuttata” ma anzi rilancia con tutte le sue forze.
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Davvero, anche oggi c’è chi invita gli altri a osare, magari standosene seduto tranquillo in parlamento, e chi davvero osa sul campo, con investimenti come quello di Grimaldi di 700 milioni per dodici navi green (è un recente titolo de Il Sole-24 Ore) e quelli collegati della SMET di De Rosa – la società che opera su gomma con le ro/ro di Grimaldi – che a sua volta ha investito 25 milioni per ulteriori mille semirimorchi ed assumerà proprio per i servizi alle mega-navi altri 200 addetti.
Abbiamo la conferma che la “Eco Valencia” opererà sulla linea Livorno, Savona, Barcellona e Valencia. Poi, alla fine dell’anno prossimo, arriverà la gemella “Eco Barcellona” che opererà sugli stessi porti. E seguiranno a scadenza accelerata le altre sette delle nove giga destinate ai traffici del Mediterraneo (ulteriori tre andranno sul Baltico).
La nave ha una lunghezza di 238 metri ed una larghezza di 34, con una stazza lorda di circa 67.000 tonnellate ed una velocità di crociera di circa 20 nodi.
Le dimensioni ragguardevoli delle navi consentono alla stessa di caricare circa 8000 metri lineari di merci rotabili che rapportate ai trailer corrispondono a circa 500 trailer di capacità, numeri quasi doppi alle attuali navi impegnate da Grimaldi nelle rotte delle Autostrade del Mare.
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In Sintermar si è lavorato duro per predisporre più spazi, più servizi, più risorse.
Nello specifico per agevolare l’ingresso e l’operatività di navi di così grandi dimensioni il Terminal Sintermar ha investito in particolar modo negli arredi di banchina con la costruzione ed installazione di nuove bitte di banchina omologate per 100 tons, parabordi di dimensioni maggiorate (1200*2500) e spostamento dei pontoni lungo la banchina così da consentire l’attracco delle nuove navi pur mantenendo ogni operatività per altri servizi.
Fondamentale è stata la collaborazione e la medesima visione di intenti con l’Autorità Marittima diretta dall’ammiraglio Giuseppe Tarzia che – sottolineano in Sintermar – ha ben compreso le potenzialità di queste navi per l’ulteriore sviluppo dei traffici del porto di Livorno.
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