A Taranto inaugurato il nuovo San Cataldo
TARANTO – Malgrado il Covid-19, malgrado i rallentamenti dovuti alle cause dirette e indirette della pandemia, malgrado anche i mille diktat della burocrazia, alla fine ci sono arrivati: nel porto tarantino è stato ieri inaugurata, alla presenza del ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, la ricostruita testata del Molo San Cataldo, uno dei punti storici più significativi del sofferto porto dello Ionio, squassato negli ultimi anni dalle molteplici crisi legate anche alla vicenda delle acciaierie.
I lavori al molo erano cominciati nel settembre 2019 con l’allargamento e l’adeguamento strutturale del molo nella banchina di Levante: un’opera che era da tempo inagibile.
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La soluzione tecnica adottata per recuperare il tratto terminale del Molo San Cataldo ha portato alla totale demolizione e ricostruzione dell’impalcato a “giorno” su palificata esistente. L’impalcato di banchina si articola dal punto di vista statico, su una maglia regolare di piastre nervate in calcestruzzo armato appoggiate su pali di vertice con passo di mt. 10×10, dalle travi perimetrali e diagonali di irrigidimento in cemento armato precompresso con barre dywidag post tese. Tale soluzione è nata per venire incontro agli alti costi realizzativi della palificata di fondazione che ha dovuto raggiungere una profondità complessiva di mt 60, date le scarse capacità meccaniche portanti dei terreni di fondazione. La soluzione tecnica adottata per recuperare il tratto terminale del Molo San Cataldo ha comportato la realizzazione di nuove piastre d’impalcato, travi di bordo, coppelle e travi porta-coppelle, tutte in cemento armato precompresso, nel rispetto della configurazione originale. Il rispetto delle geometrie originarie, garantisce tra l’altro il pieno rispetto dei carichi verticali trasmessi alle strutture di fondazione.
L’intervento in oggetto – è stato riferito – consiste anche nella costruzione di un Centro Servizi Polivalente per usi portuali al Molo San Cataldo sulla base delle indicazioni fornite dalla amministrazione appaltante nel documento preliminare all’avvio alla progettazione. L’area oggetto di concorso è situata in testata al Molo San Cataldo, è di forma sostanzialmente rettangolare con una piccola appendice verso Sud ed è orientata con il lato più esteso secondo l’asse Nord-Sud. Il Molo San Cataldo assieme al prospiciente molo Sant’Eligio descrive la cosiddetta “Darsena Taranto” che essendo in immediato contatto con la città è naturalmente indicata per sviluppare il “water front” cittadino. Un’area che diventa direttamente fruibile dai cittadini, così come previsto dal nuovo P.R.P., adottato dal Comitato Portuale il 30.11.2007, il quale prevede a questo scopo anche lo spostamento del varco doganale alla radice del Molo San Cataldo.
Descrivendo gli interventi, da Nord verso Sud, si individua l’edificio costituito dalla ex Stazione Marittima destinato ad attività direzionale-commerciale con un intervento di project financing utilizzando capitali privati. A seguire è presente un’area destinata a parcheggi a raso ed a parcheggi per autobus di linea e turistici, quindi il corpo di fabbrica del Centro Polivalente ed infine sulla parte terminale del molo una sistemazione a verde attorno agli interventi per ricollocare su di un podio la statua di San Cataldo.
Il bando richiedeva che i lavori previsti fossero suddivisi in due lotti, in funzione delle Opere Portuali di imminente realizzazione, ovvero la rettifica e l’allargamento della Banchina di Levante. La colmata a mare prevista a una quota di + 3.00 metri sul livello del mare, con un dislivello di 1.5 metri rispetto alla quota del piano del molo attuale. Per superare il dislivello sono state previste opere per permettere la comunicazione tra le due diverse quote.
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