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Livorno, tremila lavoratori a rischio?

LIVORNO – È il primo bilancio della crisi dovuta alla pandemia per la logistica livornese e del sistema portuale. Nella sala cerimonie del Comune si è riunita la cabina di regia città-porto sotto il coordinamento dell’assessore al porto Barbara Bonciani. Oggetto della riunione – spiega una nota del Comune – gli effetti prodotti dal calo dei traffici sulle imprese portuali e afferenti alla catena logistica integrata e le misure da attivare per la ripresa economica e sociale del porto e della città.

Le associazioni Asamar e Spedimar e quelle afferenti all’autotrasporto avevano scritto al Comune e all’AdSP MTS per evidenziare lo stato di crisi in cui versano le imprese del comparto. A seguito della crisi del settore manifatturiero e delle fasi di lockdown che hanno colpito paesi che vantano scambi commerciali con il porto le aziende hanno dovuto fare ricorso a strumenti di smart working e ad ammortizzatori sociali.

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La crisi attuale incide sull’offerta del porto di Livorno, specialmente in campo liner. Il porto ha infatti perso importanti servizi di linea su aree di riferimento per gli scambi con l’estero (Far East, Nord Africa, Golfo) e più recentemente i servizi su USA Nord America/Canada e Sud America (joint service Hapag Lloyd/Cma Ggm) che ha lasciato Livorno per La Spezia.

Il calo dei traffici medio rilevato dalle associazioni nei mesi di maggio e giugno è di circa -40% per cui si teme una ricaduta in autunno – dice ancora la nota – che può mettere a rischio la tenuta del comparto logistico con perdite di posti di lavoro che possono superare le 3000 unità.

Il comparto dell’autotrasporto e logistica, il più colpito dalla crisi, ha subito un calo negli ultimi 4 mesi del 53%, 152 le aziende chiuse, 385 i lavoratori licenziati, 1300 quelli in cassa integrazione.

Di fronte a questo scenario – richiama il tavolo di lavoro – è necessario che tutti gli attori coinvolti “facciano sistema al fine di attivare misure capaci di far ritrovare al porto la dovuta competitività, in modo da garantire la tenuta economica e sociale della città e del territorio circostante.

Risulta necessario velocizzare la realizzazione delle infrastrutture già finanziate e non ancora realizzate, concludere i procedimenti di gara in corso (bacini di carenaggio), favorire la digitalizzazione delle procedure doganali, gestire il congestionamento della viabilità e agevolare l’accesso ai varchi portuali. Inoltre risulta di grande importanza recuperare i traffici portuali (in particolare i servizi liner che hanno lasciato Livorno a favore di La Spezia).

“La crisi che stiamo vivendo è complessa e va gestita con strumenti in grado di promuovere miglioramenti nel breve, medio e lungo periodo” – afferma l’assessore Bonciani – “Oltre alla necessità di prorogare i termini della cassa integrazione a favore delle imprese, risulta necessario attivare misure per rilanciare la competitività del porto, recuperando i traffici perduti e facilitando tutte le misure necessarie a rilanciare il sistema integrato della portualità livornese.

Uno degli aspetti su cui si dovrà investire è il marketing internazionale. Su questo il Comune di Livorno si sta già attivando in collaborazione con AdSP e operatori portuali.

Presenti all’incontro AdSP MTS, Capitaneria di Porto, Confindustria, Autotrasporto e logistica, Spedimar, Assiterminal, Agenzia delle Dogane.

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Pubblicato il
5 Agosto 2020
Ultima modifica
6 Agosto 2020 - ora: 13:24

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