Marevivo alla pulizia della costa

Nella foto: Un gommone con i rifiuti raccolti a Cala del Leone a Sud di Livorno.
ROMA – Il messaggio è universale: ma bisogna ammettere che forse per l’indiretta consapevolezza del valore dell’ambiente con lavanderia, crescono le iniziative per pulire spiagge e mare dai tanti rifiuti che vi sono confluiti negli anni. Particolarmente attivi sono i volontari dell’associazione ambientalista Marevivo che stanno operando lungo le coste della Toscana, del Lazio e della Campania con vere e proprie “task forces” di sub specialisti, supportati spesso dalle stesse forze dell’ordine.
Particolarmente impegni sono stati gli interventi sulla costa livornese. A Cecina sono stati recuperati copertoni, reti, plastiche e rifiuti di ogni genere dai fondali. Nell’ambito del progetto “Rispetta il tuo capitale”, la Divisione Sub di Marevivo ha scandagliato i fondali di Secca di Vada, a Nord di Cecina, per bonificare l’area. I rifiuti che costituivano un pericolo per gli animali marini sono stati correttamente smaltiti e la Posidonia oceanica, ricchissima in quella zona, ora può crescere e respirare.
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Anche il nucleo livornese di Marevivo, grazie a un accordo ormai annoso con l’AAMPS (l’azienda comunale della raccolta dei rifiuti) ha attivato da metà giugno – con l’impegno di continuare fino a settembre – un gruppo di volontari che ripuliscono le spiaggette della costa sud inaccessibili ai mezzi stradali, utilizzando i gommoni che vengono ogni volta caricati da quintali di rifiuti abbandonati sulla battigia. All’operazione ha dato da anni il proprio contributo anche l’armamento D’Alesio con il diretto interessamento di Nello D’Alesio.
Altra operazione programmata per l’inizio di settembre è la pulizia del cono d’ingresso del porticciolo dell’isola di Capraia, sul fondo del quale giacciono da decenni rifiuti anche di notevoli dimensioni. Con la collaborazione dei sub locali e della stessa compagnia di navigazione Toremar, saranno ripescati e trasferiti a Livorno per lo smaltimento.
I mezzi di Marevivo e dell’Assonautica livornese, dove sono appoggiati i gommoni gestiti dall’istruttore Beppe Fissore, stanno infine operando in appoggio a un nucleo di biologi marini dell’Università di Pisa per una ricerca della fauna bentonica delle Secche della Meloria, con particolare attenzione anche alla prateria di Posidonia che ha sofferto in passato dei troppi ancoraggi del diporto.
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