Frutta esotica a Sete e Vado perde traffici
In un comparto sempre più competitivo si guarda anche ai paesi produttori che entrano adesso sul mercato – Il ruolo degli israeliani
VADO LIGURE – Il gruppo GF della famiglia Orsero ha rotto gli indugi ed ha annunciato che il suo nuovo terminal frutta, che ha richiesto forti investimenti, entrerà in servizio nel porto francese di Sete alla metà del 2011.
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La scelta segnerebbe il drastico ridimensionamento dell’attuale terminal ligure di Vado, dove erano stati dirottati – per i mancati accordi con Marsiglia – i traffici dell’israeliana Agrexco, destinati anch’essi a far capo a Sete appena sarà operativo.
Dopo aver valutato la possibilità di operare anche nell’atteso – ma per ora non decollato – “Livorno Reefer” dell’area Da Vinci del porto labronico, il gruppo Orsero sembra aver trovato il suo assetto con il nuovo terminal di Sete, con il ridimensionamento e la specializzazione di Vado Ligure e con l’impianto già operativo a Tarragona, in Spagna; dove peraltro punta molto anche la compagnia israeliana Zim, il che farebbe presumere per il futuro altri spostamenti dei traffici della frutta esotica.
Il comparto peraltro rimane uno dei più dinamici malgrado la generalizzata crisi dello shipping, sia perché i consumi del mondo occidentale si sono sempre più indirizzati verso i prodotti agroalimentari “globalizzati”, sia perché gli stessi paesi produttori si stanno organizzando per filiere complete ed accordi commerciali con i porti di sbarco e di distribuzione. Nel business entrano in continuazione nuovi paesi produttori, che vanno dal Far East alla sponda nord del Mediterraneo, considerata per il prossimo futuro uno dei mercati d’origine tra i più promettenti.
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