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Homo homini lupus?

LIVORNO – Allora, proviamo a fare il punto, se ne siamo capaci. Sul “caso” dell’AdSP e dei vari imprenditori sotto accusa dalla Procura, c’è stato un nuovo stop-and-go. La prima udienza, quella di venerdì scorso dalla quale ci si attendeva una decisione se tutto veniva annullato o se si andava davvero sotto processo, si è limitata a far parlare le difese: poi tutto rinviato a venerdì 14 febbraio, perché le difese non hanno finito. Comprensibile, ma è ancora l’ennesimo rinvio. Vogliamo giocare? Proprio nel giorno di San Valentino, celebrazione dell’amore. Preferisco censurare i commenti di alcuni degli interessati. Si sa, da mesi con la spada di Damocle sulla testa, non fa piacere a nessuno lo stillicidio dei rinvii.

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C’è un altro problema: per il giorno 16 era stato fissato il prossimo Comitato di Gestione Portuale: il quale però è da qualche giorno orfano del rappresentante del Comune dopo le dimissioni di Beppe Batini. Il sindaco Luca Salvetti ha sulla scrivania mezza dozzina di nomi, ma è difficile capire se saprà sciogliere la riserva prima di allora. Ci sarà un comitato di sole tre rappresentanze (il comandante del porto può intervenire solo su casi di sua pertinenza che sono pochi)? Tutto lascia pensare che Stefano Corsini decida di rinviare ancora, aspettando Godot, cioè il sostituto di Batini. È un’ipotesi, prendetela come vi pare.

Poi c’è il caso ex Trinseo: dove l’AdSP ha perso al TAR e si sta aspettando il Consiglio di Stato. Fino a metà marzo non è prevista risposta: così anche l’operazione “pace portuale” che il sindaco Salvetti, l’ammiraglio Tarzia, i più importanti imprenditori portuali livornesi (e una non indifferente fronda interna a palazzo Rosciano) aspettano di portare a termine. Sarà pace o messa sotto accusa di Corsini per i tanti (troppi?) ritardi di operazioni che si sperava fossero completate da tempo? I critici parlano di microtunnel, pianificazione aree ro/ro, bacini, porta Medicea, Bellana… Corsini ha risposto di recente, anche su queste colonne, che a inchiodarlo sono più che altro le raffiche di ricorsi al TAR. E ha fatto capire (se non mi sbaglio: però potrei) anche certe scarse collaborazioni interne.

Altro che San Valentino in porto! Siamo all’hobbesiano Homo homini lupus? Dove c’è solo una imprecisione: anche le donne – dentro e fuori il palazzo – ci stanno mettendo il loro impegno.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
29 Gennaio 2020

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